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Radicchio di Chioggia: il calo della produzione è compensato dalla qualità

Meno quantità, più guadagni: il 2024 premia i produttori di Chioggia nonostante le rese ridotte

Radicchio di Chioggia

Radicchio di Chioggia

Il 2024 si chiude con il segno positivo per i produttori di radicchio di Chioggia (Venezia), nonostante una riduzione significativa delle quantità prodotte rispetto all'anno precedente. I dati diffusi da Giuseppe Boscolo Palo, rappresentante dell'Ortomercato di Chioggia, confermano che, dal punto di vista economico, il mercato ha offerto risultati remunerativi incoraggianti.

"Confrontando i dati del 2023 e del 2024," spiega Boscolo Palo, "si registra una diminuzione del 19% nella produzione di radicchio tondo e del 7% per il radicchio lungo. Tuttavia, l’imponibile è aumentato in modo impressionante, passando da 2,3 milioni di euro nel 2023 a 5,6 milioni nel 2024, con un incremento del 139%."

Nel dettaglio, i numeri mostrano come il radicchio tondo sia passato da 5,095 milioni di chilogrammi nel 2023 a 4,131 milioni nel 2024, mentre la quantità di radicchio lungo si è ridotta di circa 90mila chilogrammi. Ma il dato economico è incoraggiante: il valore del radicchio lungo è salito da 870mila euro a 1,44 milioni di euro, con un incremento di circa 520mila euro.

I prezzi di mercato, inoltre, continuano a sostenere gli operatori, complici le rese ancora basse nelle ultime settimane. Nelle giornate recenti, il prezzo del radicchio al chilo ha toccato punte di 1,50 euro, offrendo una boccata d’ossigeno agli agricoltori locali.

Nonostante la sfida delle quantità ridotte, il radicchio di Chioggia dimostra di mantenere un valore strategico per l’economia locale, confermandosi un prodotto di eccellenza apprezzato sul mercato nazionale.

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