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Crisi amministrativa

Emergenza del personale Inps a Vicenza

La sede vicentina soffre una carenza critica di personale: la Lega chiede interventi urgenti

Silvia Maino

Silvia Maino

La sede Inps di Vicenza, insieme a quelle di Schio, Bassano del Grappa e Lonigo, è allo stremo: il personale è insufficiente per far fronte a una mole di lavoro che serve un bacino di oltre 860 mila utenti. Lo denuncia Silvia Maino, consigliere regionale della Lega-Liga Veneta, promotrice di una mozione approvata all’unanimità in Consiglio Regionale.

“La città di Vicenza conta da sola 112 mila utenti potenziali dell’Inps,” sottolinea Maino, “e nonostante questo, il personale amministrativo è sceso drasticamente: dai 248 dipendenti del 2019, oggi ne restano circa 148. Le nuove assunzioni? Sei persone formate, ma rapidamente migrate verso altri enti pubblici.”

La situazione, già critica, è stata oggetto di un tentativo di conciliazione il 18 aprile 2023, quando le parti sindacali e la dirigenza dell’Inps si sono incontrate presso la Prefettura di Vicenza. Tuttavia, le gravi carenze di organico permangono, con pesanti ripercussioni sui servizi fondamentali dell’istituto: liquidazione delle pensioni, NASpI, cassa integrazione, e pratiche legate alla disabilità e alla non autosufficienza.

“Con la mozione – spiega la consigliera – chiediamo alla Giunta di attivarsi presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e il Ministero del Tesoro per bandire un concorso regionale d’urgenza. Non si può più aspettare: la situazione è insostenibile, con ricadute gravi per cittadini, imprese e comuni.”

La richiesta è chiara: un intervento immediato per evitare ulteriori disservizi in una provincia strategica, dove il tessuto produttivo dipende strettamente dall’efficienza dei servizi pubblici. “Serve una svolta rapida, per garantire la tenuta sociale ed economica del territorio vicentino,” conclude Maino.

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