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Allarme criminalità in Veneto
24.01.2025 - 18:32
Francesca Zottis
Il Veneto è sempre più nel mirino delle organizzazioni criminali. È quanto emerge dalle parole del Procuratore Generale della Corte d’Appello di Venezia, Federico Prato, che alla vigilia dell’inaugurazione dell’anno giudiziario 2025 ha sottolineato la necessità di un cambio di strategia nella lotta alla mafia. Un monito che ha trovato l’appoggio della vicepresidente del Consiglio regionale con delega alla legalità, Francesca Zottis (Pd), che chiede interventi rapidi e decisi.
“Le parole del Procuratore Generale – afferma Zottis – devono imporre un cambio di passo nel dialogo interistituzionale e con il mondo economico più esposto del Veneto. La nostra regione, con la sua posizione strategica e il suo dinamico tessuto economico, è particolarmente vulnerabile agli interessi delle mafie. Serve un rafforzamento del sistema di controllo, presidio e scambio di informazioni, a partire dalla regolamentazione degli appalti e dall’adozione di un linguaggio comune tra le istituzioni”.
Il Procuratore ha evidenziato come le organizzazioni mafiose si radichino dove possono generare redditi illeciti, puntando anche a infiltrarsi nel mondo finanziario. “Il coinvolgimento della finanza – prosegue Zottis – deve essere affrontato con strumenti più stringenti, perché è qui che la criminalità trova terreno fertile per operazioni illegali”.
Il quadro delineato è preoccupante: il fenomeno mafioso in Veneto è in forte aumento, con il radicamento di diverse realtà criminali lungo l’asse Verona-Vicenza-Padova-Venezia. “Di fronte a questa escalation – conclude Zottis – la Regione deve agire con rapidità ed efficacia, adottando misure strutturali che contrastino la criminalità organizzata e tutelino il nostro sistema economico e sociale”.
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