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Inclusione e diritti
24.01.2025 - 18:45
Anna Maria Bigon, consigliera regionale del Partito democratico
Il pregiudizio verso chi soffre di disturbi mentali non è solo una questione di mancata sensibilità, ma un vero e proprio ostacolo all’accesso a diritti fondamentali come lavoro, istruzione e assistenza sanitaria. A denunciarlo, con una mozione depositata in Consiglio regionale, sono le consigliere del Partito Democratico Anna Maria Bigon, Vanessa Camani, Chiara Luisetto e Francesca Zottis. L’obiettivo del documento è chiaro: promuovere una cultura inclusiva attraverso progetti educativi e strumenti concreti per combattere stigma e discriminazioni legate alla salute mentale.
“Lo stigma verso le persone con disturbi mentali – spiegano le consigliere dem – costituisce uno dei principali impedimenti per accedere ai servizi sanitari e migliorare la qualità della vita. Nonostante il lavoro encomiabile di molte associazioni di volontariato in Veneto, queste realtà necessitano di maggiore sostegno istituzionale per ampliare il loro impatto. È urgente che la Regione si attivi con progetti a largo raggio”.
Tra i punti centrali della mozione, c’è l’idea di agire in due ambiti chiave: la formazione e la prevenzione. “La carenza di personale qualificato per gestire i pregiudizi alimenta il problema – sottolineano Bigon e le colleghe –. Per questo, il sistema educativo e le aziende sono contesti strategici. Serve un’azione condivisa tra amministrazioni locali, strutture sanitarie, associazioni e famiglie per creare una rete comunitaria capace di prevenire e trattare i disturbi mentali”.
Il documento invita la Giunta regionale a intraprendere diverse azioni:
La mozione mette in luce la necessità di un approccio integrato e inclusivo, che non solo combatta i pregiudizi, ma garantisca un’effettiva parità di accesso ai diritti, costruendo un futuro dove salute mentale e benessere siano al centro dell’azione politica e sociale.
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