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Inclusione e diritti

Salute mentale, una priorità sociale

Il Pd spinge per combattere stigma e discriminazioni con interventi educativi su larga scala

Anna Maria Bigon, consiliera regionale del Partito democratico

Anna Maria Bigon, consigliera regionale del Partito democratico

Il pregiudizio verso chi soffre di disturbi mentali non è solo una questione di mancata sensibilità, ma un vero e proprio ostacolo all’accesso a diritti fondamentali come lavoro, istruzione e assistenza sanitaria. A denunciarlo, con una mozione depositata in Consiglio regionale, sono le consigliere del Partito Democratico Anna Maria Bigon, Vanessa Camani, Chiara Luisetto e Francesca Zottis. L’obiettivo del documento è chiaro: promuovere una cultura inclusiva attraverso progetti educativi e strumenti concreti per combattere stigma e discriminazioni legate alla salute mentale.

“Lo stigma verso le persone con disturbi mentali – spiegano le consigliere dem – costituisce uno dei principali impedimenti per accedere ai servizi sanitari e migliorare la qualità della vita. Nonostante il lavoro encomiabile di molte associazioni di volontariato in Veneto, queste realtà necessitano di maggiore sostegno istituzionale per ampliare il loro impatto. È urgente che la Regione si attivi con progetti a largo raggio”.

Tra i punti centrali della mozione, c’è l’idea di agire in due ambiti chiave: la formazione e la prevenzione. “La carenza di personale qualificato per gestire i pregiudizi alimenta il problema – sottolineano Bigon e le colleghe –. Per questo, il sistema educativo e le aziende sono contesti strategici. Serve un’azione condivisa tra amministrazioni locali, strutture sanitarie, associazioni e famiglie per creare una rete comunitaria capace di prevenire e trattare i disturbi mentali”.

Il documento invita la Giunta regionale a intraprendere diverse azioni:

  • Garantire formazione continua per operatori sanitari, educatori e assistenti sociali;
  • Promuovere politiche aziendali che migliorino il benessere mentale nei luoghi di lavoro, riducendo stress e discriminazioni verso i dipendenti con disturbi mentali;
  • Avviare progetti nelle scuole per sensibilizzare i giovani su queste tematiche.

La mozione mette in luce la necessità di un approccio integrato e inclusivo, che non solo combatta i pregiudizi, ma garantisca un’effettiva parità di accesso ai diritti, costruendo un futuro dove salute mentale e benessere siano al centro dell’azione politica e sociale.

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