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26.01.2025 - 13:59
Foto di repertorio
L'agricoltura italiana si trova a un bivio critico, con ritardi nei contributi pubblici per le polizze assicurative che minacciano di destabilizzare un settore già messo a dura prova dai cambiamenti climatici. Negli ultimi tre anni, le calamità atmosferiche hanno causato perdite per oltre 20 miliardi di euro nei campi, un dato che sottolinea l'urgenza di un intervento tempestivo e risolutivo.
La manifestazione organizzata da Coldiretti a Verona ha visto la partecipazione di numerosi agricoltori veneti, tra cui Paolo Goldin, un veterano del settore con oltre 40 anni di esperienza. Goldin, come molti suoi colleghi, ha visto i suoi raccolti devastati da eventi climatici estremi. La sua storia è emblematica delle difficoltà che gli agricoltori affrontano oggi: costi assicurativi in aumento, difficoltà nel trovare compagnie disposte a coprire i rischi e condizioni di risarcimento che spesso lasciano gli agricoltori con poco o nulla in mano.
Carlo Salvan, presidente regionale e provinciale di Coldiretti, ha evidenziato come i ritardi nei contributi pubblici stiano mettendo a dura prova il sistema agricolo. Con oltre 80 milioni di euro ancora in sospeso, le aziende agricole si trovano in una situazione di stallo, incapaci di pianificare il futuro. Salvato ha spiegato che il mancato avvio del piano di gestione del rischio 2024 blocca l'iter per il 2025, sottolineando la necessità di sbloccare immediatamente i pagamenti per garantire liquidità alle imprese.
Le polizze assicurative, un tempo considerate un'ancora di salvezza, sono diventate un ulteriore peso per gli agricoltori. Goldin ha raccontato come il costo per assicurare i suoi campi di pomodoro sia passato da 450 a 1400 euro per ettaro, un aumento che riflette la crescente classificazione del pomodoro come coltura ad alto rischio. Inoltre, le condizioni di risarcimento sono diventate sempre più complesse, con franchigie elevate e requisiti di documentazione che spesso rendono impossibile ottenere un risarcimento adeguato.
Di fronte a queste sfide, Coldiretti chiede non solo lo sblocco immediato dei pagamenti, ma anche una riforma profonda delle agevolazioni del sistema assicurativo per l'agricoltura. È essenziale coinvolgere le regioni per garantire ulteriori risorse economiche e lavorare a una gestione del rischio più efficace e sostenibile. Solo così sarà possibile proteggere il futuro dell'agricoltura italiana e garantire che gli agricoltori possano continuare a svolgere il loro lavoro senza essere costretti a rischiare tutto.
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