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01.02.2025 - 07:25
Dario de Rossi di Cisl Venezia
Costruzioni, attività manifatturiere, commercio all’ingrosso e al dettaglio. Sono i settori dove nel periodo 2019-2023 si sono registrati i maggiori casi di malattie professionali denunciate nel Miranese. L’Ufficio Studi della Cisl Venezia, su analisi Inail, ha fatto una disamina di cos’è accaduto nell’ultimo quinquennio, analizzando tutti i comparti. Sale il dato dei dipendenti coinvolti che dei casi avvenuti è in crescita. Per numero di casi, il settore costruzioni è il primo della lista; appena dietro troviamo le attività manifatturiere, con numeri alti anche se c’è stato un assestamento, poi il commercio all’ingrosso e al dettaglio per completare il podio, e appena dietro sanità e assistenza sociale e trasporto e magazzinaggio. "Sono numeri impressionanti – spiega Dario De Rossi della Segreteria della Cisl Venezia con delega alla Sicurezza – e su cui c’è ancora tanto da fare a livello di prevenzione. Da parte nostra, da un lato siamo preoccupati per la crescita costante delle esposizioni a rischio degli occupati, dall’altro, però, registriamo anche un’emersione di tali condizioni. Questo aspetto porta ad avere conferme di un presidio di sorveglianza sanitaria diffuso e di un più ampio esercizio del diritto di denuncia delle proprie condizioni di salute". Per numero di casi, l'andamento del Miranese rispetta in pieno quanto succede nell'intera provincia, dove il settore costruzioni è il primo della lista; i numeri dicono che dopo i 103 casi verificatisi nel 2019, si è passati per due anni consecutivi sotto quota 100 per poi risalire a 108 nel 2022 e a 136 nel 2023. L'intenzione ora è ovviamente quella di porre un immediato rimedio a quanto successo negli ultimi anni, e su questo tutti i sindacati sono già al lavoro per una soluzione comune che arrivi a proteggere in maniera completa la sicurezza dei lavoratori di tutti i comparti.
Massimo Tonizzo
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