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L'intervento del segretario Chinellato
28.01.2025 - 21:07
Giorgio Chinellato
Caro bollette sempre più un incubo per imprese e famiglie. Sebbene i costi energetici non abbiano ancora raggiunto i picchi osservati nel 2022, quando l'energia elettrica costava fino a 0,570 €/kWh, si registrano nuovamente incrementi preoccupanti. Questi aumenti rappresentano una nuova sfida per molte imprese, già afflitte da un calo delle commesse. Settori come l'autoriparazione, il tessile e la metalmeccanica sono tra i più colpiti. Giorgio Chinellato, segretario dell'Associazione Artigiani Piccola e Media Impresa "Città della Riviera del Brenta" e membro del consiglio di amministrazione del Consorzio Caem, ha lanciato l'allarme su questa situazione. "L'aumento continuo delle tariffe energetiche e, di conseguenza, dei costi in bolletta, è evidente e imputabile ai crescenti costi delle materie prime, sia gas che energia elettrica," afferma Chinellato.
Grazie al Consorzio Caem, che negozia le forniture per migliaia di imprese, si può monitorare l'evoluzione delle tariffe negli ultimi anni. "Dal gennaio 2021 al gennaio 2025, i costi in bolletta per kWh hanno registrato un aumento del 70%," sottolinea. Le imprese che speravano in un ritorno ai valori del 2021 si trovano invece a fare i conti con una realtà ben diversa. Ad esempio, un'azienda del settore pellettiero con una potenza disponibile di 229 kW ha visto un aumento del costo per kWh da 0,170 € a 0,288 € dal 2021 al 2025. Situazione analoga per un'azienda meccanica, dove il costo è passato da 0,171 €/kWh a 0,299 €/kWh, e per una del settore legno, da 0,221 €/kWh a 0,435 €/kWh. "Questa situazione non può lasciare tranquilli," avverte Chinellato. "È necessario avviare azioni concrete per riportare i costi a livelli accettabili."
L'Associazione di categoria si impegna a promuovere misure per ridurre i consumi energetici e percorrere la strada dell'autoproduzione di energia. Inoltre, Confartigianato ha già attivato un accordo con istituti di credito per offrire supporto finanziario a condizioni vantaggiose agli associati. Un altro passo importante è la costituzione di comunità energetiche rinnovabili. È essenziale anche un intervento normativo per contenere i costi in bolletta. Secondo Chinellato, l'azzeramento degli oneri di sistema potrebbe essere una soluzione efficace, senza attendere che le tariffe diventino incontrollabili. "È un'operazione già attuata nel 2022 e 2023, e riproposta oggi porterebbe a una riduzione di almeno il 20% dei costi in bolletta," conclude Chinellato.
Riccardo Musacco
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