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Caro energia
28.01.2025 - 15:06
Patrizio Bertin, presidente di Confcommercio Ascom Padova
I dati del 2024 sull’andamento dei costi energetici sono drammatici. Rispetto al 2019, il costo della luce è aumentato del 51,9%, mentre il gas è schizzato fino a +80%, con punte che arrivano addirittura a +96,7% per gli alberghi. Un'impennata che mette a rischio la competitività delle imprese italiane, in particolare quelle del terziario di mercato, che comprendono commercio, turismo, ristorazione e servizi.
Patrizio Bertin, presidente di Confcommercio Ascom Padova, esprime forte preoccupazione per l’assenza di interventi strutturali che possano contrastare l’ascesa dei costi. Secondo Bertin, il calo dei consumi, pur significativo (-1,5% per l’elettricità e -18% per il gas), non basta a tamponare la situazione, che resta critica.
“L’aumento dei costi energetici è la ‘madre’ di tutti gli aumenti – spiega Bertin – e se non si affronta questa emergenza con misure concrete a livello nazionale ed europeo, la competitività delle nostre imprese continuerà a scivolare verso il basso, con gravi danni per famiglie, commercio e tutto il comparto terziario di mercato.”
Il rapporto dell’Osservatorio energia di Confcommercio conferma i numeri allarmanti: nel settore alimentare, per esempio, il costo dell'energia elettrica è aumentato del 50%, mentre per gli alberghi, l’aumento del gas è stato a dir poco devastante, con un +96,7%. Ancora più preoccupante la situazione di ristoranti e grandi negozi, con incrementi rispettivamente dell'88% e dell'86%.
In questo contesto, Bertin ribadisce l'urgenza di un intervento strutturale da parte delle istituzioni. "Le imprese hanno fatto il possibile, selezionando i fornitori e adottando misure di efficienza energetica – continua – ma senza una politica energetica europea, il problema resta irrisolto."
Le richieste di Confcommercio Ascom Padova sono chiare: un tetto massimo al prezzo del gas (tra i 50 e i 60 €/MWh), l’introduzione di un prezzo unico per l’elettricità e l’acquisto congiunto di energia a livello europeo. Inoltre, sarebbe fondamentale un disaccoppiamento dei prezzi del gas e dell’elettricità e la riduzione degli oneri generali di sistema. “In questo modo – conclude Bertin – si potrebbero stabilizzare i costi, dando un respiro alle piccole imprese, che oggi sono schiacciate dalla pressione economica.”
Nel frattempo, le imprese continuano a fare i conti con aumenti insostenibili. Nonostante le iniziative locali per contenere i costi, il futuro appare incerto, con bilanci aziendali in difficoltà. L’unica certezza è che la strada verso una soluzione sembra ancora lunga.
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