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Opere pubbliche
08.02.2025 - 08:20
Taglio del nastro all'inaugurazione della nuova scuola elementare "Marconi" effettuato dal sindaco Giovanni Battista Mestriner
A Scorzè, il progetto della nuova scuola Marconi finalmente diventa realtà, segnando un momento storico per il paese. Il 12 gennaio alle 10.30 erano circa un migliaio le persone giunte in via Aosta per assistere all’inaugurazione del moderno plesso scolastico, che si sostituisce alla vecchia scuola elementare Marconi di via Martiri della Resistenza, aperta nel 1962.
Il progetto, tanto atteso quanto ambizioso, prevede 20 nuove aule pronte ad ospitare fino a 520 allievi, spazi per laboratori didattici, una mensa e aule docenti, ed è la prima opera finanziata con fondi Pnrr a realizzarsi nel territorio veneziano: 3 dei 6,2 milioni spesi provengono da finanziamenti del Pnrr, mentre il resto è stato investito dal comune. A ciò si aggiungeranno, secondo i piani, anche un auditorium atteso entro un anno (la nuova Sala Gatto) e una nuova palestra, per cui mancano 2 milioni di finanziamento, per un valore complessivo dei tre stabili di circa 12 milioni.
E in attesa delle ultime due opere, il nuovo edificio è stato inaugurato ufficialmente: di fronte ad autorità, genitori e cittadini, ad aprire la cerimonia sono stati 350 alunni che hanno intonato l’inno nazionale, seguito dai brani “La nostra nuova scuola” e “Una parola magica”. A completare la cerimonia sono stati gli interventi istituzionali: la presentazione del Presidente del Consiglio comunale Francesco Michieletto, gli interventi del senatore Raffaele Speranzon, dell’onorevole Elisabetta Gardini, di consiglieri regionali e metropolitani; infine, è stato il turno di assessori, tecnici comunali e del sindaco Giovanni Battista Mestriner, che ha chiuso la mattinata tra gli applausi con il rituale taglio del nastro. Nella nuova scuola le lezioni sono iniziate già lunedì 13 gennaio, accogliendo i bambini nelle aule, arredate con tutto il materiale necessario, già trasferito dal vecchio plesso; prima di entrare, ogni classe ha simbolicamente piantato un albero, che verrà spostato nel cortile della scuola in primavera, per ricordare il primo giorno di lezione.
Nel frattempo, sono già cominciati i lavori di demolizione del vecchio edificio di via Martiri, che finiranno a marzo e da cui nasceranno, secondo progetto, nuove aree parcheggio e spazi verdi. Era però impossibile abbattere la storica scuola, che dal 1962 ha visto passare intere generazioni di alunni, senza porgerle un ultimo saluto. Dopo diverse richieste da parte dei cittadini è stata concessa un’apertura speciale nel pomeriggio di sabato 18 gennaio, occasione in cui a centinaia, di tutte le età, hanno potuto rivivere i ricordi d’infanzia e visitare per l’ultima volta un pezzo di storia locale.
Davide Grosoli
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