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Storia e fotografia
28.01.2025 - 18:21
Locandina della mostra
Dal 29 gennaio al 16 marzo 2025, il Centro Culturale Altinate San Gaetano ospita, nella sua Terrazza 35, la personale "INGANNI" dell'artista Elisabetta Susani, una riflessione visiva profonda sul passato e sulla trasformazione del colossale impianto siderurgico di Völklingen Hütte. Un luogo che, dal 1994, fa parte della lista dei Patrimoni Mondiali dell'Umanità dell'UNESCO, ed è l'unico esempio interamente conservato di archeologia industriale.
Fondato nel 1873 nella regione mineraria della Saar, l’impianto è stato testimone di eventi drammatici durante la Seconda Guerra Mondiale, dove più di 12.000 prigionieri di guerra, tra cui uomini, donne e bambini, furono sottoposti a lavoro forzato, vivendo in condizioni disumane. Un capitolo oscuro della sua storia che ha segnato il destino di molti, con almeno 60 bambini che persero la vita all’interno delle sue mura.
L’opera di Susani esplora, attraverso una serie di tableaux visivi, la metamorfosi di questo sito da luogo di produzione e sfruttamento a meta turistica, suscitando una riflessione sulle dinamiche della memoria e della rappresentazione. La mostra indaga in particolare la spettacolarizzazione del sito, che oggi attrae i visitatori grazie alla sua evocativa estetica della rovina industriale, in un perfetto equilibrio tra fascino e dramma. Un’analisi che richiama l’arte piranesiana, in cui la memoria dei destini inaccettabili dell’umanità sembra dissolversi in spettri sbiaditi.
Il lavoro di Susani diventa una meditazione sul “grande inganno” che pervade la nostra percezione storica e culturale, un inganno che attraverso la musealizzazione dei luoghi di dolore e sfruttamento ci anestetizza, rendendo il reale una sorta di “giocattolo”. La mostra, accompagnata dalla colonna sonora che è possibile ascoltare online, presenta un percorso sensoriale che coinvolge lo spettatore nel processo di trasformazione di un documento storico in una mera attrazione turistica.
Elisabetta Susani, intellettuale indipendente e artista poliedrica, ha dedicato la sua carriera a esplorare i temi della memoria, della modernità e delle contraddizioni del paesaggio attraverso un approccio che intreccia visione artistica e riflessione critica. Tra i suoi lavori recenti si segnalano le mostre "Quotidiana Apocalisse" a Firenze e "The Wall" a Pisa. La sua ricerca si pone in dialogo con la storia e la memoria collettiva, mettendo in luce le complessità della nostra relazione con il passato e con le trasformazioni sociali e culturali in corso.
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