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Energia e normativa
03.02.2025 - 15:54
Un mini impianto idroelettrico, foto della Provincia di Belluno
La Regione Veneto ha approvato in commissione un progetto di legge per la proroga delle concessioni delle piccole centrali idroelettriche scadute o in scadenza. La decisione trova pieno sostegno da parte della Provincia di Belluno, che aveva già sollecitato un intervento in tal senso.
"Sul mini idroelettrico serve chiarezza da parte del legislatore nazionale. Bene fa la Regione a disporre la proroga per i piccoli impianti", ha dichiarato Massimo Bortoluzzi, consigliere provinciale al demanio idrico. Il tema era stato affrontato dal consiglio provinciale lo scorso 30 luglio, con l’approvazione unanime di un atto di indirizzo politico per le centraline di potenza inferiore ai 3 MW.
La questione ruota attorno alla Direttiva Bolkestein (2006/123/CE), che impone la messa a gara delle concessioni pubbliche. Tuttavia, l'assenza di una normativa statale chiara crea incertezze sulla modalità di applicazione della direttiva: non è chiaro se la gara debba riguardare solo la concessione del bene demaniale (l'acqua) o anche gli impianti esistenti, di proprietà privata. Mancano inoltre disposizioni legislative su eventuali espropri e indennizzi.
"Ringraziamo l'assessore Bottacin, la giunta e la commissione regionale per questa iniziativa, perfettamente in linea con le richieste della Provincia", ha sottolineato il presidente della Provincia, Roberto Padrin. La Corte Costituzionale, lo scorso autunno, ha chiesto un pronunciamento alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea sulla necessità di indire gare anche per le centraline di minori dimensioni, sospendendo nel frattempo le decisioni sulle mini derivazioni idroelettriche.
"Ora questa azione della Regione Veneto rafforza la nostra richiesta di maggiore chiarezza a livello nazionale", ha concluso Bortoluzzi. "La questione non è solo economica, ma ha anche risvolti ambientali e sociali, poiché molte centraline sono di proprietà comunale e i loro introiti finanziano servizi per le comunità locali".
In attesa di una normativa definitiva, la proroga regionale rappresenta un segnale importante per il settore e per i territori coinvolti.
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