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Violenza di genere: la Regione Veneto aumenta l’impegno contro questa piaga sociale

L’assessore Manuela Lanzarin interviene al convegno di Venezia: "Numeri preoccupanti, ma la Rete di supporto cresce con nuove iniziative e collaborazioni"

L'assessore Lanzarin all'incontro

L'assessore Lanzarin all'incontro

La violenza di genere, un problema in costante crescita e con numeri allarmanti, è al centro delle azioni della Regione Veneto, che continua ad intensificare l’impegno per offrire sostegno alle donne vittime di violenza. L’assessore alla Sanità e ai Servizi Sociali, Manuela Lanzarin, ha recentemente partecipato al convegno “Violenza di genere, riferimenti normativi, giuridici, architettura dei servizi e aspetti metodologici e operativi” alla Scuola Grande San Giovanni Evangelista di Venezia, sottolineando l’importanza di un intervento strutturato e univoco.

Nel 2023, la Rete antiviolenza della Regione ha registrato 7.200 contatti, un numero che conferma la gravità del fenomeno. Di questi, circa 3.600 donne sono state prese in carico dalle strutture locali, mentre 1.500 hanno richiesto intervento al pronto soccorso. "Numeri che non possono lasciare indifferenti", ha dichiarato Lanzarin, che ha inoltre annunciato una campagna regionale di comunicazione, prevista per marzo, volta a sensibilizzare la popolazione e a diffondere i contatti di riferimento con un logo che identifichi chiaramente la Rete di supporto.

L'assessore ha ricordato che, sin dal 2013, la Regione Veneto si è dotata di una delle prime leggi italiane per il contrasto alla violenza contro le donne, una legge che ha posto le basi per una rete di supporto estesa su tutto il territorio. La rete, composta da 29 Centri antiviolenza, 34 Sportelli e 37 case rifugio, si è arricchita nel corso degli anni grazie alla sinergia tra enti pubblici, privato sociale e terzo settore.

A conferma dell’impegno crescente, nel 2024, la Regione ha finanziato quattro sportelli antiviolenza all’interno delle università venete, una misura che offre alle giovani donne un punto di riferimento nelle istituzioni educative. Inoltre, con l’ultima legge di bilancio, è stata introdotta la gratuità del ticket per le donne vittime di violenza che accedono ai percorsi protetti negli ospedali.

"Fondamentale è poi il lavoro per restituire alle donne una nuova prospettiva di vita", ha concluso Lanzarin, rimarcando l’importanza di garantire indipendenza economica, sicurezza abitativa e autonomia lavorativa alle donne vittime di violenza. Un obiettivo che, attraverso politiche condivise e formazioni continue, la Regione continua a perseguire con determinazione, per contrastare una piaga sociale che, purtroppo, continua ad essere troppo diffusa.

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