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Turismo
10.02.2025 - 07:45
Le Dolomiti sono oggi al centro di un dibattito cruciale: come gestire l'overtourism, un fenomeno che rischia di compromettere l'integrità di questo straordinario territorio. La Fondazione Dolomiti UNESCO ha recentemente elaborato delle linee guida per affrontare questa sfida, sottolineando l'importanza di una comunicazione efficace e responsabile.
Le Dolomiti, riconosciute per la loro eccezionalità scientifica ed estetica, richiedono un impegno costante per la loro tutela. Il riconoscimento UNESCO non è solo un titolo onorifico, ma un invito a promuovere e proteggere i valori di questo territorio unico. Tuttavia, la crescente pressione turistica minaccia di trasformare questo paradiso naturale in un luogo sovraffollato, con conseguenze negative per l'ambiente e la comunità locale.
La Fondazione Dolomiti UNESCO ha creato un gruppo di lavoro per sviluppare strategie di comunicazione che possano mitigare l'impatto dell'overtourism. Coordinato dal professor Umberto Martini dell'Università di Trento, il team ha affrontato diverse tematiche, tra cui la crisi climatica e la gestione dei flussi turistici. Marco Pappalardo, direttore commerciale di Dolomiti Superski, è stato uno dei relatori coinvolti, evidenziando l'importanza di una collaborazione tra esperti di vari settori.
Le linee guida proposte mirano a sensibilizzare i visitatori sui danni dell'overtourism e a promuovere una distribuzione equilibrata dei turisti. Non si tratta solo di limitare l'afflusso nelle aree più popolari, ma di valorizzare anche i luoghi meno conosciuti, che possono offrire esperienze altrettanto significative. La comunicazione deve quindi educare i visitatori, guidandoli verso una fruizione consapevole e rispettosa dell'ambiente alpino.
Influencer e creator giocano un ruolo cruciale nella promozione turistica. Tuttavia, la loro influenza può contribuire a concentrare i flussi turistici in specifiche aree, creando veri e propri "hotspot" di sovraffollamento. Le linee guida sottolineano l'importanza di guidare questi nuovi protagonisti della comunicazione, affinché promuovano un turismo sostenibile e rispettoso.
Un altro aspetto fondamentale è l'educazione dei nuovi frequentatori della montagna. Spesso, chi si avventura in questi luoghi non è adeguatamente preparato, sottovalutando i pericoli e le fragilità dell'ecosistema alpino. La comunicazione deve quindi fungere da strumento educativo, aumentando la consapevolezza dei visitatori sui rischi e promuovendo comportamenti responsabili.
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