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Norme incomplete

Fine vita, Zaia: “In Veneto sette richieste dal 2019, tre accolte”

Il governatore critica le lacune normative: “Mancano tempi certi e procedure definite. È come sulla legge sull’aborto senza indicazioni operative”

Dal 2019 ad oggi, in Veneto sono state presentate sette richieste di accesso alla procedura di fine vita, ma solo tre sono state accettate dai comitati etici, mentre quattro sono state respinte. Di queste tre, però, solo due sono state portate a termine. A rivelarlo è stato il presidente della Regione, Luca Zaia, intervenuto durante l’edizione delle 13 di SkyTg24.

Zaia ha colto l’occasione per esprimere una critica alla normativa attuale, evidenziando due importanti lacune nella sentenza della Corte Costituzionale: l’assenza di tempi certi per la risposta alle richieste e la mancata indicazione di chi debba concretamente gestire la procedura.

"È come se la legge sull’interruzione volontaria di gravidanza sancisse un diritto senza stabilire chi deve praticarlo e con quali tempistiche", ha sottolineato il governatore veneto, facendo un parallelo con la normativa sull’aborto.

Il tema del fine vita continua a dividere il dibattito politico e istituzionale, con la recente legge toscana che ha riacceso l’attenzione sulla necessità di una regolamentazione più chiara a livello nazionale.

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