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Diga Vanoi
19.02.2025 - 13:45
Diga Vanoi
La comunità di Primiero e i Comuni circostanti hanno formalmente richiesto l’intervento della Corte dei Conti del Veneto per verificare la legittimità della progettazione della Diga del Vanoi. In particolare, gli amministratori locali puntano il dito contro l’iniziativa del "serbatoio del Vanoi", un invaso sul torrente Vanoi che dovrebbe garantire la tutela dell’irrigazione nel comprensorio di bonifica Brenta.
Nel documento, firmato dal presidente della Comunità Roberto Pradel e dai sindaci dei vari Comuni coinvolti, viene ribadita la contrarietà dell’intero territorio alla realizzazione dell’opera e l’inutilità di investire ulteriori risorse nella progettazione esecutiva. Gli amministratori sottolineano come il Consorzio di bonifica Brenta fosse già stato diffidato lo scorso agosto, con una richiesta di fermare ogni attività riguardante il progetto nell’ambito del territorio della Provincia di Trento.
Le autorità locali evidenziano una “palese violazione delle disposizioni normative” che regolano l’utilizzo dell’acqua come bene pubblico e la gestione delle opere in un territorio provinciale. In particolare, si fa notare che la diga verrebbe costruita interamente nel territorio trentino, e pertanto, la progettazione del progetto senza un’intesa preventiva con la Provincia autonoma di Trento risulterebbe illegittima.
“L’assenza di un accordo con la Provincia e il mancato rispetto delle normative compromette non solo il rapporto tra le istituzioni ma anche il rispetto per i cittadini locali”, si legge nella lettera inviata agli enti competenti. Gli amministratori concludono la comunicazione sottolineando che, giunti a questo punto, ogni ulteriore spesa pubblica per la realizzazione della diga risulta ingiustificata e auspicano una risoluzione condivisa fra le parti coinvolte.
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