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Cinque anni dalla pandemia: il ricordo di Zaia

Il governatore del Veneto: “Pagine indelebili della nostra storia, ora serve preparazione per le future emergenze”

zaia

Zaia durante il Covid

Sono trascorsi cinque anni dal 21 febbraio 2020, giorno in cui in Veneto e Lombardia furono individuati i primi casi di Covid-19, con la prima vittima italiana a Vo’ Euganeo. Una data che ha segnato profondamente la storia recente e che il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha voluto ricordare con parole di riflessione e riconoscenza.

“Quel giorno segna l’inizio di un periodo che ha sconvolto le nostre vite e messo a dura prova il sistema sanitario globale”, ha dichiarato Zaia. “Oggi, nel quinto anniversario, il nostro dovere è ricordare le vittime e rendere omaggio al lavoro instancabile di medici, infermieri, operatori sanitari, volontari e lavoratori dei servizi essenziali, che hanno affrontato l’emergenza con dedizione e sacrificio.”

Il Veneto, ha sottolineato Zaia, si distinse fin dall’inizio per scelte innovative, come la sorveglianza attiva avviata a Vo’, con tamponi estesi a tutta la popolazione. Una strategia inizialmente contestata, ma poi divenuta un modello su scala nazionale. Durante la fase critica della pandemia, la regione attivò oltre 1000 posti letto in terapia intensiva e investì risorse significative in dispositivi di protezione, apparecchiature e potenziamento delle strutture sanitarie.

Il governatore ha inoltre evidenziato il ruolo cruciale della campagna vaccinale, che ha portato all’immunizzazione dell’80% della popolazione veneta e del 62% dei giovani tra i 12 e i 19 anni.

Guardando al futuro, Zaia ha annunciato che il Veneto ha intensificato le attività di preparazione sanitaria alle emergenze attraverso il programma SIMEX (Simulation Exercise). Tra il 2023 e il 2024, sono state organizzate 37 esercitazioni, di cui 6 a livello regionale, per testare la capacità di risposta del sistema sanitario a nuove pandemie o altre crisi sanitarie.

“La nostra regione continuerà a investire nella formazione, nella cooperazione tra istituzioni e nella sensibilizzazione della popolazione”, ha concluso Zaia. “Solo con una preparazione costante potremo affrontare con maggiore efficacia le sfide future, garantendo la sicurezza e il benessere della nostra comunità.”

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