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Il ricordo
22.03.2025 - 17:41
Nadia Zubco
Ha aiutato moltissime donne a far nascere i loro figli e figlie dalla fine della guerra agli anni ’70, ha conosciuto la prigionia in Germania, ha insegnato le norme igieniche e nutrizionali: la città di Monselice vuole ricordare con una targa la levatrice Nadia Zubco, detta "La Russa". Gli studenti e i docenti dell’Università del Tempo Libero, in collaborazione con l'Associazione Toponomastica Femminile e con Antares Informanziani di Monselice, hanno presentato in un congresso, a 50 anni dalla sua morte, la storia della donna che ha cambiato la vita di moltissime bambine e bambini. Si tratta di Nadia Zubco, nata nel 1921 e mancata tragicamente nel 1974, che durante i suoi trent’anni di vita trascorsi nella cittadina murata, si è adoperata nel ruolo di levatrice e di “consulente” per le norme sanitarie. I promotori hanno invitato all’incontro, in cui erano presenti oltre 200 cittadini, anche l’amministrazione comunale e la Commissione pari opportunità, a cui hanno chiesto di ricordarla con una targa posta nella casa in cui è vissuta, in via Roma al civico 7/4, e con la proposta di dedicarle una via, un parco o un luogo pubblico, o di attribuirle una benemerenza. L’amministrazione comunale ha colto con piacere e entusiasmo l’iniziativa e ha promesso di mettere in campo le azioni necessarie per realizzarla. Inoltre i promotori, hanno chiesto di reinserire tutti i dati anagrafici nell’archivio digitale dell’anagrafe in modo che non ne vada persa la memoria. Gli studenti dell’Università, durante l’anno accademico in corso, hanno anche realizzato un ricco volume dedicato alle vicende di Nadia Zubco, con fotografie e reperti, interviste, e hanno realizzato un video con le testimonianze delle persone che hanno avuto l’onore di conoscere la levatrice o di essere nati grazie a lei. (g.z.)
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