Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Attualità

PONTE SAN NICOLO’. Riapertura posticipata per l'ufficio postale

Nonostante la richiesta del Comune e della minoranza, non è stato attivato l’ufficio mobile

PONTE SAN NICOLO': ufficio postale piazza Liberazione

E' stata posticipata di un paio di mesi la riapertura al pubblico dell’ufficio postale del capoluogo. I lavori di ristrutturazione della sede di piazza Liberazione, iniziati formalmente a fine dello scorso agosto, si sarebbero dovuti concludere a inizio febbraio. Nel frattempo è subentrato però un ritardo legato a delle imprevedibili problematiche nelle forniture dei materiali.

«La riapertura dell'ufficio postale era inizialmente prevista per il 6 febbraio» spiega il sindaco Gabriele De Boni, «purtroppo i tempi si sono allungati. Siamo in costante contatto con Poste Italiane per monitorare l'avanzamento dei lavori di ristrutturazione e abbiamo recentemente sollecitato un aggiornamento ufficiale. In risposta alle nostre richieste, Poste Italiane ha confermato l'impegno a completare a stretto giro l'installazione dei nuovi arredi e prevede la riapertura dell'ufficio per metà marzo».

Ponte San Nicolò, come molte altre realtà con meno di 15 mila abitanti, è stato scelto per il progetto “Polis – Casa dei Servizi di Cittadinanza Digitale”, iniziativa volta a semplificare e velocizzare l'accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione. «Vogliamo rassicurare i cittadini sul fatto che stiamo seguendo con attenzione questa vicenda» continua il sindaco, «con l'obiettivo di ridurre al minimo i disagi e ripristinare al più presto il servizio nel nostro capoluogo. Nel frattempo, invitiamo a utilizzare gli uffici postali di Legnaro e della frazione di Roncaglia, individuati come sedi temporanee sostitutive».

In questi mesi, Poste Italiane non ha attivato un ufficio mobile come richiesto dal Comune, seguendo anche una richiesta avanzata dal gruppo di minoranza “Ponte: Insieme Si Può” di Marco Corazza, per cercare di agevolare i cittadini, in particolare quelli più anziani. «Per quanto riguarda la richiesta dell’utilizzo di un ufficio postale mobile» aggiunge De Boni, «Poste Italiane ha ribadito che tale casistica è riservata a garantire la continuità del servizio postale solo in situazioni di emergenza ed eventi imprevisti, come emergenze climatiche, terremoti e alluvioni, oppure nel caso in cui l’ufficio più vicino a quello chiuso non sia compreso nel raggio di 10 chilometri, o in circostanze di strade difficilmente praticabili in zone montane».

Alessandro Cesarato

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione