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Poste Italiane, tremila ore non pagate: un sistema fuorilegge che danneggia migliaia di precari

Scoperto un meccanismo che ha privato i dipendenti precari di 3.000 ore di straordinari non retribuite, con l'azienda che giustifica la mancata remunerazione con la mancanza di autorizzazione

Poste Italiane

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Poste Italiane sta affrontando un grave scandalo legato al lavoro straordinario non retribuito, che coinvolge i suoi dipendenti precari, soprattutto i portalettere. Fino ad oggi, sono state accertate almeno 3.000 ore di straordinari non pagate, accumulando una pratica che ha creato un sistema del tutto fuorilegge per l'azienda.

Il motivo? Secondo Poste Italiane, il lavoro straordinario doveva essere autorizzato esplicitamente per poter essere registrato e retribuito. Di conseguenza, senza tale autorizzazione, l’azienda non ha mai considerato né pagato le ore extra lavorate dai dipendenti. A farne le spese, in particolare, sono stati i lavoratori precari, spesso giovani e inesperti, i cui orari di lavoro si allungavano notevolmente per completare le consegne. Tuttavia, senza un'autorizzazione formale, le ore extra venivano considerate come attività svolta volontariamente e non remunerata.

Questa prassi, ormai consolidata, veniva accettata tacitamente dai lavoratori, che temevano che un reclamo potesse compromettere le possibilità di ottenere la proroga del loro contratto a termine. Il sistema è stato ampiamente tollerato sia da Poste Italiane che dalle organizzazioni sindacali, salvo poche eccezioni.

La verità è venuta a galla nel 2022, quando un portalettere in servizio a Pistoia ha denunciato il mancato pagamento di 77 ore di straordinari. La denuncia ha portato a un'ispettorato del lavoro che ha diffidato l’azienda a pagare quanto dovuto. Poste Italiane, però, ha contestato la decisione, presentando ricorso al Tribunale di Pistoia e difendendosi con l’argomentazione che mancava l’autorizzazione esplicita per le ore straordinarie. Ma il 6 giugno 2024, il Tribunale ha respinto il ricorso, condannando l'azienda a pagare le spese legali e chiarendo che l'autorizzazione per lo straordinario può anche essere implicita, come risultato di comportamenti concludenti.

La vicenda ha avuto un effetto domino, portando alla luce situazioni simili in altre città italiane, dove i precari di Poste Italiane hanno cominciato a denunciare a loro volta il mancato pagamento delle ore straordinarie. La questione degli straordinari non pagati solleva anche un’importante riflessione sul precariato, ormai diffuso in molte aziende italiane, e sulla necessità di un quadro normativo più adeguato a garantire la tutela del diritto al lavoro e alla retribuzione.

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