Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Mondo

Tre anni di guerra in Ucraina: il conflitto continua

Mentre il Paese segna il terzo anniversario dell'invasione russa, la guerra continua a mietere vittime e a minare il futuro dell'Ucraina

Tre anni di guerra in Ucraina: il conflitto continua

Foto di repertorio

Il 24 febbraio 2022 segna l’inizio di una nuova fase di violenza e devastazione per l’Ucraina, quando la Russia, dopo otto anni di conflitto a bassa intensità, invade il Paese. La guerra si intensifica con esplosioni che scuotono le principali città ucraine, tra cui Kyiv, Kharkiv e Mariupol. Le forze russe colpiscono in più direzioni, infliggendo ingenti danni alle infrastrutture e causando migliaia di vittime civili. In questi tre anni, sono stati registrati più di 46.000 soldati ucraini morti e oltre 2.500 bambini tra vittime e feriti.

Le parole di Zelensky e il conflitto con Trump

A pochi giorni dal terzo anniversario, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha fatto una dichiarazione sorprendente durante una conferenza stampa a Kyiv, annunciando che sarebbe disposto a dimettersi se ciò significasse ottenere la pace per l'Ucraina o garantirne l’ingresso nella NATO. Questa proposta arriva in risposta alle continue richieste di Donald Trump, che ha recentemente criticato Zelensky accusandolo di non voler indire nuove elezioni e di essere un "comico mediocre". Le parole di Trump hanno alimentato una serie di scontri verbali con il presidente ucraino, che ha accusato l’ex presidente americano di essere disinformato.

Le radici del conflitto

Per comprendere le motivazioni della Russia, è fondamentale ripercorrere la storia recente. L’Ucraina, che dal 1923 al 1991 faceva parte dell'Unione Sovietica, ha visto alternarsi governi pro-russi e più europeisti, fino alla rivolta del 2014 contro il presidente Viktor Yanukovich. La sua decisione di non firmare un trattato di associazione con l'Unione Europea e il suo orientamento verso Mosca scatenarono le proteste di Euromaidan, che portarono alla sua cacciata e a un nuovo governo filo-occidentale. La reazione della Russia fu immediata: l'annessione della Crimea e il sostegno ai separatisti nel Donbass, alimentando un conflitto che sarebbe durato anni e sfociato nella grande invasione del 2022.

L’escalation del conflitto

Dal 2014 al 2022, la guerra nel Donbass era stata per lo più confinata a scontri limitati. Tuttavia, l'invasione russa di febbraio 2022 ha segnato una svolta drammatica, con la Russia che ha avviato una grande offensiva militare per ottenere il controllo su diverse regioni ucraine. Le richieste russe di una garanzia che l'Ucraina non diventasse mai membro della NATO sono state respinte, e l'Occidente ha continuato a supportare militarmente e diplomaticamente l’Ucraina. Nonostante i tentativi di trattativa, la guerra è proseguita senza sosta.

Le perdite umane

Le statistiche sulle vittime del conflitto sono devastanti. Oltre ai 46.000 soldati ucraini morti in battaglia, le stime parlano di centinaia di migliaia di feriti. In un'ulteriore drammatica dimensione, più di 2.500 bambini sono stati uccisi o feriti dalla guerra, con oltre il 50% di aumento delle vittime tra i minori nel 2024 rispetto all'anno precedente. La guerra ha anche avuto un pesante impatto sul sistema educativo e sanitario del Paese, con circa 1.600 scuole e 790 strutture sanitarie danneggiate o distrutte.

La fine è ancora lontana

Nonostante gli sforzi diplomatici, la fine del conflitto non sembra essere in vista. Le trattative di pace sono rimaste infruttuose, e l’occupazione russa di territori ucraini continua a generare sfide enormi. Zelensky ha ribadito che l’Ucraina non cederà alle richieste russe e continuerà a combattere per la propria indipendenza e sovranità

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione