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Milano-Cortina 2026: scuole chiuse durante i giochi invernali

Dal 6 al 20 febbraio, la città si prepara a limitare l’impatto sui residenti, con bus dedicati agli spostamenti degli sportivi

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Foto di repertorio

Durante le Olimpiadi Invernali del 2026, Cortina si prepara a una chiusura scolastica straordinaria, non tanto per permettere agli studenti di seguire le gare, quanto per gestire gli spostamenti degli atleti. I bus scolastici, normalmente utilizzati dai ragazzi delle scuole superiori, saranno impiegati per trasportare le squadre e i team di supporto tra i diversi luoghi di competizione. Il sindaco di Cortina, Gianluca Lorenzi, ha spiegato che, sebbene la decisione non fosse ancora definitiva, era molto probabile che i mezzi destinati agli studenti venissero riutilizzati per gli spostamenti degli atleti. Ha aggiunto che la priorità sarebbe stata ridurre al minimo l’impatto per le famiglie, ma che sarebbe comunque stato necessario trovare una soluzione con i mezzi disponibili.

Le date precise della chiusura non erano ancora state ufficializzate, ma la finestra temporale sarebbe stata dal 6 al 20 febbraio, con alcune eccezioni come i giorni di carnevale e i weekend già liberi. Il 17 febbraio, che sarebbe coinciso con il martedì grasso, e il 18, giorno delle ceneri, erano già considerati non scolastici. I giorni di chiusura previsti, quindi, sarebbero stati complessivamente otto o nove, tra cui il venerdì 6 febbraio e la settimana dal 9 al 13, concludendo il 20 febbraio.

Roberto Padrin, presidente della Provincia di Belluno, ha confermato che il numero complessivo dei giorni di chiusura sarebbe stato limitato a otto o nove e ha sottolineato che si sarebbe cercato di trovare un accordo condiviso che minimizzasse i disagi per le famiglie e gli studenti. Ha spiegato che avevano già discusso con il prefetto e l’assessore regionale all’istruzione per trovare una soluzione adeguata e che le decisioni finali sarebbero state prese a livello regionale.

Nei giorni successivi, un tavolo di lavoro avrebbe visto la partecipazione di Comuni, scuole, sindacati, prefettura e Regione. Tra le soluzioni in discussione, ci sarebbe stata la possibilità di adottare approcci differenti per le scuole elementari e medie, dove i ragazzi non dipendono tanto dai trasporti pubblici, rispetto alle scuole superiori, dove l’utilizzo dei bus è fondamentale. Padrin ha aggiunto che l’obiettivo era trovare la soluzione meno impattante possibile per le famiglie e che stavano ancora valutando le opzioni. La chiusura delle scuole durante i Giochi sarebbe stata confermata in seguito all’approvazione del calendario scolastico per l’anno 2025-2026, con la possibilità che le lezioni iniziassero prima del solito per permettere la chiusura degli istituti durante le Olimpiadi.

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