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22.03.2025 - 08:30
Entrata dell'azienda San Benedetto a Scorzè
Si riaccende la protesta tra i lavoratori della San Benedetto di Scorzè per l'ormai ventennale questione legata al parcheggio aziendale. Dopo che l'ultima riunione del 30 gennaio tra la Rappresentanza Sindacale Unitaria (Rsu), l'Amministrazione comunale e la direzione dell'azienda non ha portato risposte concrete, è arrivata la reazione dei sindacati.
A seguito dell'incontro, l’azienda non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali, e così a febbraio la Rsu ha proclamato lo stato di agitazione, denunciando in un comunicato ufficiale la totale assenza di riscontri e di soluzioni da parte dell'azienda. “Ci troviamo costretti a esprimere la nostra insoddisfazione per la mancanza di risposte e, soprattutto, di soluzioni - si legge in un comunicato dei sindacati - È inaccettabile che, dopo 20 anni di continue segnalazioni e richieste, la questione del parcheggio non abbia ricevuto alcuna attenzione concreta da parte dell'azienda”.
La faccenda del parcheggio è, in effetti, un problema che si protrae da anni e con la crescita dell’azienda, la richiesta di spazio dove far sostare i dipendenti è sempre più urgente. Attualmente infatti, i dipendenti della San Benedetto sono costretti a lasciare i propri veicoli in un'ampia area di viale Kennedy, nei pressi degli impianti sportivi. Accanto all’area è presente un parcheggio destinato a ospitare fino a un migliaio di auto, che però è spesso condiviso con mezzi pesanti in attesa del carico merci, nonostante l’investimento per una nuova area camion sul lato nord dell’azienda, di fronte al cimitero di Rio San Martino. Una piccola parte di parcheggio è riservata poi alle maestranze.
“La RSU è determinata a garantire il diritto dei lavoratori a disporre di spazi adeguati per il parcheggio, una necessità fondamentale per un ambiente di lavoro dignitoso e sereno. Pertanto, prendiamo atto della totale assenza di un piano di intervento e, in mancanza di un incontro o di comunicazioni da parte dell’azienda, annunciamo lo stato di agitazione”, conclude il comunicato delle rappresentanze sindacali.
Una tensione che viene smorzata, almeno in parte, dal sindaco di Scorzè Giovanni Battista Mestriner, che negli anni si è interfacciato con l’azienda per cercare un’intesa, anche per una possibile collocazione del nuovo capolinea Actv, che attualmente si trova in via IV Novembre a Scorzè, che però rimane tutta ancora da valutare attorno al tavolo. “Ovviamente c’è il dispiacere per il disagio causato ai dipendenti - ha dichiarato Mestriner - La soluzione al problema deve trovarla l’azienda, non il comune, ma cerchiamo di collaborare per ottenere risultati: l’azienda ha avanzato proposte che stiamo valutando e che forse porteranno a degli sviluppi nelle prossime settimane”.
Davide Grosoli
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