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07.03.2025 - 11:16
Il Bonus Nido 2025, uno degli aiuti più attesi dalle famiglie italiane, sta subendo un ritardo significativo rispetto agli anni passati. Questo contributo economico, destinato a coprire parte delle rette degli asili nido pubblici e privati, non è ancora disponibile e al 5 marzo non sono stati forniti dettagli ufficiali sulle tempistiche per presentare la domanda.
Il Bonus Nido 2025 prevede un contributo massimo di 3.000 euro per le famiglie che rispettano determinati requisiti. Tuttavia, a differenza dell’anno scorso, dove la piattaforma per la richiesta era già attiva a fine febbraio, quest’anno l’Inps non ha ancora reso disponibile il servizio. Il ritardo nella possibilità di prenotare i fondi potrebbe comportare disagi per le famiglie che devono ancora pagare le rette per i servizi nido.
Gli aventi diritto, infatti, dovranno accedere alla piattaforma Inps per poter formalizzare la richiesta del bonus, ma a oggi non sono state fornite tempistiche certe. Nonostante questo intoppo iniziale, si spera che nei prossimi giorni la situazione si risolva, magari con un sistema che consenta anche il rimborso delle rette già versate nel 2025.
Per ottenere il bonus, è necessario soddisfare specifici requisiti. Possono richiederlo le famiglie con figli di età inferiore ai 3 anni, che frequentano un asilo nido pubblico o privato autorizzato. Inoltre, il bonus è esteso anche ai bambini con gravi patologie croniche che necessitano di assistenza domiciliare.
Gli importi del bonus variano in base all'Isee, l'indicatore della situazione economica equivalente. Le famiglie con un Isee fino a 25.000 euro possono ricevere un bonus di 3.000 euro, che verrà erogato con un importo mensile di 272,70 euro per 11 mesi. Se l'Isee è compreso tra 25.001 e 40.000 euro, l’importo scende a 2.500 euro, distribuito mensilmente in 227,20 euro per 11 mesi. Per le famiglie con Isee superiore a 40.000 euro, l’importo del bonus sarà di 1.500 euro, corrispondenti a 136,30 euro al mese per 11 mesi.
Nel caso in cui la domanda venga presentata senza l’Isee, verrà comunque concesso l’importo minimo di 1.500 euro, sempre per 11 mesi. È importante sottolineare che, a differenza dell'Assegno Unico Universale, il bonus nido non prevede il pagamento degli arretrati se la dichiarazione Isee viene fornita dopo la presentazione della domanda.
Nonostante i ritardi iniziali, si spera che il processo di richiesta del Bonus Nido 2025 si avvii a breve. Le famiglie devono continuare a monitorare le comunicazioni ufficiali per conoscere la data esatta di apertura della piattaforma Inps e poter così presentare la domanda.
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