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Donne nel mondo del lavoro
08.03.2025 - 10:38
Foto di repertorio
L'8 marzo, oltre a essere una giornata di celebrazione, rappresenta un'occasione per riflettere sulle disuguaglianze di genere che persistono nel mondo del lavoro. In Veneto, i numeri parlano chiaro: meno occupazione femminile, stipendi più bassi e contratti più precari rispetto agli uomini.
Secondo i dati dell'Osservatorio regionale sul mercato del lavoro, la differenza di occupazione tra uomini e donne si attesta a 15,2 punti percentuali (dato 2023), in leggero miglioramento rispetto all'anno precedente ma ancora lontano dagli standard europei. La disparità, però, non si limita solo alla quantità di impieghi disponibili: il gender pay gap e la precarietà sono altre due facce dello stesso problema.
In provincia di Venezia, il divario contrattuale è evidente: mentre solo il 17% degli uomini ha un contratto part-time, tra le donne la percentuale sale al 50%. Spesso non per scelta, ma per esigenze familiari o per via di contratti poco stabili, come segnala la Cgil di Venezia.
Anche la tipologia contrattuale riflette un'ingiustizia radicata: se il 71,5% dei lavoratori ha un contratto a tempo indeterminato, per le donne la percentuale scende al 63,9%, con una forte incidenza di contratti a termine e stagionali. La differenza retributiva è altrettanto marcata:
Oltre alle difficoltà nel lavoro dipendente, c'è un altro dato preoccupante: solo il 20,6% delle imprese venete è guidato da donne, un valore inferiore alla media nazionale del 22,2%. Per incentivare l’imprenditoria femminile, la Regione Veneto ha lanciato un nuovo bando con contributi alle PMI femminili, finanziando dal 2017 a oggi oltre 1.000 imprese con un investimento complessivo di 72,5 milioni di euro.
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