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Attualità
09.03.2025 - 04:34
L'Assegno di Inclusione (ADI) continua a rappresentare un supporto fondamentale per le famiglie italiane in difficoltà economica. Anche a marzo 2025, i pagamenti seguiranno un calendario preciso, con tempistiche differenti per chi riceve il contributo per la prima volta e per chi ne beneficia già da mesi.
Il pagamento dell'ADI di marzo 2025 sarà effettuato entro il 15 del mese per i nuovi beneficiari, mentre chi ha già ricevuto l'assegno nei mesi precedenti vedrà l'accredito entro il 27 marzo. Tuttavia, le date potrebbero variare in base alle verifiche amministrative e alla sottoscrizione del Patto di Attivazione Digitale (PAD), necessario per accedere al sostegno.
Per quanto riguarda le erogazioni successive, i pagamenti saranno disponibili sulla Carta di Inclusione il 27 marzo, il 26 aprile, il 27 maggio, il 27 giugno, il 28 luglio, il 27 agosto, il 27 settembre, il 27 ottobre, il 27 novembre e il 20 dicembre 2025. Parallelamente, il calendario dei pagamenti ordinari fissa l'accredito intorno al 15 di ogni mese, con alcune leggere variazioni a seconda delle festività e delle procedure bancarie.
L'Assegno di Inclusione è un sostegno economico rivolto ai nuclei familiari con un ISEE inferiore alla soglia stabilita, finalizzato non solo a garantire un aiuto economico, ma anche a favorire l'inclusione sociale e lavorativa. Il beneficio si suddivide in due componenti: una quota destinata a integrare il reddito familiare e una seconda quota per il sostegno alle spese di affitto, qualora il nucleo familiare risieda in un'abitazione con contratto regolarmente registrato.
La durata dell’ADI è di 18 mesi, con possibilità di rinnovo per ulteriori 12 mesi, ma con l'obbligo di un'interruzione di almeno un mese tra un ciclo e l'altro.
Possono richiedere l'Assegno di Inclusione i cittadini italiani, comunitari o extracomunitari con permesso di soggiorno di lungo periodo, a condizione che abbiano risieduto in Italia per almeno cinque anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo.
Dal punto di vista economico, il nucleo familiare deve avere un ISEE che non superi i 10.140 euro annui e un reddito familiare inferiore a 6.500 euro annui, calcolato sulla base della scala di equivalenza ADI. Il patrimonio immobiliare, esclusa la prima casa, non deve superare i 150.000 euro, mentre il patrimonio mobiliare deve rimanere sotto i 6.000 euro per una persona sola, 8.000 per due componenti e 10.000 per tre o più, con eventuali incrementi per la presenza di figli minori o persone con disabilità.
Per richiedere l'Assegno di Inclusione è possibile presentare la domanda online sul portale dell’INPS o rivolgersi ai CAF e ai patronati. Una volta accettata la richiesta, il beneficiario deve sottoscrivere il Patto di Attivazione Digitale (PAD), che consente la condivisione dei dati con i servizi sociali e lavorativi, permettendo così l'accesso ai percorsi di inclusione previsti dal programma.
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