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Teatro e stereotipi
16.03.2025 - 07:00
La locandina dello spettacolo
Martedì 18 marzo, alle 20.45, il palco del Teatro Comunale di Vicenza ospiterà un evento che non lascerà indifferenti: L’inferiorità mentale della donna, uno spettacolo provocatorio e riflessivo liberamente ispirato al trattato omonimo di Paul Julius Moebius. La regia di Gra&Mramor, con la partecipazione di Anselmo Luisi e la brillante Veronica Pivetti nei panni di una moderna Mary Shelley, porta in scena una delle riflessioni più inquietanti della storia scientifica e culturale occidentale.
Il testo di Moebius, scritto nel secolo scorso, rappresenta una delle teorie più crudeli e paradossali che la scienza ha partorito sulla figura femminile, descritta come "inferiore" sotto il profilo mentale e fisico. Se nel passato la medicina e la scienza si sono occupate di analizzare e patologizzare la condizione delle donne con una lente misogina, lo spettacolo di Pivetti e compagni ne esamina gli effetti, spingendo lo spettatore a riflettere su come tali ideologie siano diventate radici di una cultura profondamente maschilista.
Con un uso sapiente dell’ironia e della parodia, il racconto si sviluppa attorno a bizzarre teorie scientifiche e misurazioni pseudo-fisiologiche, come l’indice cefalico, che vengono riproposte in modo esilarante e surreale, facendo emergere la parte più ridicola di un pensiero che, per secoli, ha definito le donne come esseri inferiori. Veronica Pivetti, con la sua capacità di far emergere la comicità anche nei temi più drammatici, guida il pubblico attraverso un percorso di consapevolezza, proponendo una riflessione profonda sul passato e sugli effetti di certe teorie sulla mentalità collettiva.
La scenografia e i costumi, curati da Nicolao Atelier Venezia, e la colonna sonora di Alessandro Nidi, sono elementi che contribuiscono a creare un'atmosfera suggestiva, dove la distorsione della scienza si mescola alla realtà quotidiana in un gioco di luci e ombre. Eva Bruno, alle luci, e Carlotta Rondana, assistente alla regia, completano un team artistico che sa come unire drammaticità e leggerezza, per un risultato che non è mai banale.
L'inferiorità mentale della donna non è solo uno spettacolo teatrale, ma una denuncia, una risata nervosa su quanto la scienza sia stata distorta dalla cultura patriarcale. Un’occasione per riflettere su ciò che siamo stati e, fortunatamente, non siamo più. Un invito a non dimenticare la storia per non ripetere gli errori del passato.
Lo spettacolo andrà in scena alle 20.45 di martedì 18 marzo al Teatro Comunale di Vicenza.
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