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Emergenza sicurezza

Sicurezza sul lavoro, un'emergenza senza risposta

Ostanel (Il Veneto che Vogliamo): “180 morti in due anni. La politica deve cambiare passo, investendo concretamente nella sicurezza”

Elena Ostanel, consigliera Regionale di "il Veneto che Vogliamo"

Elena Ostanel, consigliera Regionale di "il Veneto che Vogliamo"

La consigliera regionale Elena Ostanel, esponente del movimento "Il Veneto che Vogliamo", torna a lanciare un grido di allarme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Oggi, in occasione di un presidio organizzato dalla CGIL del Veneto, la politica si trova di fronte a una questione irrisolta che ha provocato, negli ultimi due anni, ben 180 morti sul lavoro. Un dato che non può più essere ignorato, soprattutto alla luce delle promesse non mantenute.

"La situazione è ormai insostenibile – esordisce Ostanel. – Questo mattino ho partecipato alla manifestazione organizzata dalla CGIL per chiedere alla Regione un impegno serio e urgente nella prevenzione degli incidenti sul lavoro. Eppure, il nuovo Piano Strategico per la Tutela della Salute e della Sicurezza sul Lavoro è arrivato solo oggi, due anni dopo la scadenza del precedente, senza coinvolgere in modo adeguato né il Consiglio né la Commissione competente. Un piano che si palesa dopo il sacrificio di 180 vite, numeri che parlano da soli".

La consigliera ricorda inoltre come nel 2023 il Consiglio Regionale avesse approvato all’unanimità una mozione, da lei proposta, che chiedeva l'accelerazione delle assunzioni negli SPISAL (Servizi Prevenzione Igiene e Sicurezza Ambienti di Lavoro) e l'avvio di un piano straordinario di formazione per i controlli. Purtroppo, ad oggi, nessuna di queste richieste è stata attuata.

"Abbiamo chiesto azioni concrete – prosegue Ostanel – ma i fatti sono lontani dalle promesse. Il Piano Strategico è arrivato senza un coinvolgimento reale del Consiglio e senza che le parti sociali abbiano avuto voce in capitolo. Questo non può più accadere. La politica deve riappropriarsi del tema della sicurezza sul lavoro e fare in modo che non si tratti di un’area dimenticata, ma di una priorità nazionale e regionale."

La consigliera ha quindi annunciato che proporrà una modifica legislativa che renda obbligatori gli investimenti in sicurezza e che preveda il coinvolgimento delle istituzioni e delle parti sociali nella creazione delle politiche future. "Questa volta non possiamo permettercelo. La sicurezza sul lavoro non può essere una questione secondaria", conclude Ostanel.

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