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Tutela, riconoscimento e welfare
12.03.2025 - 18:00
Da sx Andrea Padoan, Giovanni Battista Possamai, Chiara Abbati e Massimiliano Paglini
Al 4° Congresso regionale di FeLSA Cisl Veneto, tenutosi a Teolo (Padova), Giovanni Battista Possamai è stato riconfermato come segretario generale. Le sue parole hanno posto l'accento su un panorama lavorativo in continua evoluzione, con una crescente incidenza di contratti atipici e un numero sempre maggiore di lavoratori autonomi. La sfida per il sindacato nei prossimi anni sarà garantire la continuità occupazionale e il riconoscimento di diritti per i lavoratori più vulnerabili e precari, senza dimenticare le esigenze di flessibilità delle imprese.
Nel 2024, in Veneto, sono emersi numeri rilevanti: oltre 37.400 nuove partite IVA e circa 124.600 assunzioni di lavoratori somministrati, con una leggera flessione rispetto al 2023. La riforma del lavoro sportivo, introdotta nel luglio dello stesso anno, ha influenzato la riduzione dei contratti a progetto e co.co.co., portando molti professionisti dello sport a essere riclassificati come collaboratori occasionali. A fronte di questi dati, il sindacato FeLSA Cisl Veneto, che conta 4394 iscritti, si è confermato come un punto di riferimento per tutti coloro che operano sotto forme di lavoro non standard, a partire dai somministrati e dai lavoratori autonomi.
"Il mondo del lavoro in Veneto sta cambiando e ha bisogno di tutele adeguate. I lavoratori atipici non sono solo una risorsa economica, ma una parte fondamentale del nostro sistema produttivo", ha dichiarato Possamai durante la sua riconferma. La sua nuova segreteria, composta anche da Andrea Padoan e Chiara Abbati, è pronta a portare avanti le istanze di una categoria che sta cercando risposte concrete, sia in termini di continuità occupazionale che di tutela dei diritti, spesso trascurati.
Tra le priorità del sindacato, c’è la difesa dei lavoratori somministrati, che sono quelli che più di altri pagano il prezzo di una flessione economica. Aziende venete come quelle nei settori della meccanica, occhialeria, chimica, e turismo, sono fortemente dipendenti da questa tipologia di lavoro. "Vogliamo garantire la continuità occupazionale per queste persone e assicurarci che non siano abbandonati nei momenti di difficoltà economica", ha aggiunto Possamai. Accanto a questo, il sindacato intende dare dignità ai numerosi lavoratori con contratti precari, come i rider e gli shopper, e sta spingendo affinché le partite IVA possano accedere anche loro al welfare, con una proposta di legge del CNEL che sta prendendo forma grazie anche al contributo di FeLSA.
Il segretario generale della Cisl Veneto, Massimiliano Paglini, ha ribadito il concetto di "partecipazione" come chiave per contrastare la precarietà: "Non è il ritorno all'articolo 18 che risolverà i problemi, ma una vera partecipazione dei lavoratori al governo dell'economia e delle imprese. Solo così alzeremo i salari, tuteleremo i diritti e garantiremo la formazione continua", ha sottolineato Paglini.
Il congresso si è concluso con l’intervento del segretario generale di FeLSA Cisl nazionale, Daniel Zanda, che ha chiuso il dibattito, confermando l'importanza del sindacato nel panorama del lavoro atipico e nella difesa dei diritti di tutti i lavoratori, indipendentemente dalla tipologia di contratto.
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