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Salute e prevenzione

Vaccinazioni in Veneto: alta adesione contro virus e malattie, ma c’è ancora molto lavoro da fare

In Veneto l'82,5% dei neonati è protetto contro il virus respiratorio sinciziale, mentre la copertura contro il morbillo raggiunge il 95%

Foto di repertorio

Foto di repertorio

Ottimi risultati per il Veneto in tema di vaccinazione, ma non mancano le sfide per la salute pubblica. La Regione ha registrato una copertura vaccinale dell'82,5% contro il virus respiratorio sinciziale (VRS) tra i neonati, un dato che si attesta tra i più alti d’Italia. Il dato è stato reso noto da Francesco Russo, Direttore della Direzione Prevenzione, Sicurezza Alimentare e Veterinaria della Regione, durante la prima giornata del secondo World Health Forum a Padova.

Soddisfazione anche per i numeri relativi alla vaccinazione contro il morbillo, che raggiunge un incoraggiante 95%. Tuttavia, Russo ha sottolineato che, nonostante i buoni risultati, la battaglia per la salute pubblica non è vinta e le strategie di sensibilizzazione dovranno continuare, soprattutto in vista delle sfide future.

Sul fronte della prevenzione, il Veneto si distingue per un’incidenza significativamente bassa di sedentarietà, con solo il 15,5% della popolazione tra i 18 e i 69 anni che non pratica attività fisica. Questo dato si confronta positivamente con la media nazionale, che si attesta al 28%. I fumatori rappresentano invece il 21% della popolazione veneta, anch'esso sotto la media nazionale del 24,5%.

Buone notizie anche per quanto riguarda la vaccinazione degli anziani. La copertura per il Pneumococco e l’Herpes Zoster tra i 65enni ha raggiunto il 55%, cifra che si inserisce in un contesto di crescente attenzione verso la salute della fascia più vulnerabile della popolazione.

Infine, Russo ha fornito i dati sugli screening oncologici. La partecipazione agli esami per il colon-retto si attesta al 64%, mentre per la mammella e la cervice uterina la percentuale di adesione è rispettivamente del 77% e del 62%. Sebbene i numeri siano confortanti, resta ancora margine per migliorare l’adesione, in particolare per quanto riguarda lo screening per il colon-retto.

In generale, sebbene il Veneto stia facendo progressi significativi in termini di salute e prevenzione, l’impegno per sensibilizzare la popolazione e migliorare la partecipazione ai programmi di vaccinazione e screening rimane cruciale.

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