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Invecchiamento demografico
14.03.2025 - 15:35
Foto del convegno
Il Veneto sta invecchiando rapidamente, e con l’aumento della popolazione anziana emergono criticità legate a pensioni, assistenza e qualità della vita. Questo il tema al centro del Convegno Regionale della UIL Pensionati Veneto, svoltosi oggi a Mestre con il titolo "Più poveri e più anziani: quale futuro per il Veneto che invecchia".
Ad aprire i lavori è stata Debora Rocco, Segretaria generale della UIL Pensionati Veneto, che ha lanciato un appello per una riforma del sistema previdenziale: "Le pensioni non sono una concessione, ma un diritto. È necessario correggere le distorsioni che penalizzano chi ha carriere discontinue, come molte donne, e garantire un futuro previdenziale anche ai giovani". Tra le misure proposte, una rivalutazione degli assegni pensionistici, la tutela del potere d’acquisto, l’estensione della quattordicesima e un taglio delle tasse.
Il convegno ha messo in luce dati preoccupanti. Valerio Zannin, Presidente del Comitato regionale INPS Veneto, ha fornito un quadro chiaro della situazione: "Oggi in Veneto il 24% della popolazione ha più di 65 anni, e questa percentuale salirà al 30% entro il 2050. Il sistema pensionistico e sanitario dovrà essere ripensato per reggere l’impatto di questa trasformazione demografica".
Il Direttore Regionale INPS Veneto, Filippo Pagano, ha evidenziato come "il 40% delle pensioni in Veneto non raggiunga i 1.000 euro al mese, esponendo una fetta significativa di anziani al rischio di povertà". Il problema, secondo Pagano, non riguarda solo l’importo delle pensioni, ma anche la qualità della vita degli anziani: "Servono misure che garantiscano non solo un reddito adeguato, ma anche servizi di supporto per una terza età serena e attiva".
Un altro dato allarmante riguarda il rapporto tra lavoratori e pensionati. Oggi, per ogni pensionato ci sono circa 1,5 lavoratori dipendenti, un equilibrio fragile che rischia di compromettere la tenuta del sistema previdenziale.
Il convegno ha acceso i riflettori anche sulla disparità di genere nel sistema previdenziale. Barbara De Roit, docente dell'Università Ca’ Foscari di Venezia, ha sottolineato che "le donne ricevono pensioni mediamente inferiori del 50% rispetto agli uomini, a causa di carriere più frammentate e salari più bassi. In molti paesi europei esistono già modelli più equi, che l'Italia dovrebbe adottare".
Uno studio UIL ha inoltre evidenziato come il 58,4% delle donne tra i 65 e i 75 anni abbia chiesto almeno una volta un prestito, e che il 14% sia stato vittima di truffe finanziarie, spesso da parte di persone vicine. Lorenza Cervellin, Segretaria UIL Veneto, ha sottolineato l’urgenza di programmi di educazione finanziaria per proteggere le pensionate da rischi economici.
Le conclusioni del convegno sono state affidate a Roberto Toigo, Segretario generale UIL Veneto, e Pasquale Lucia, Segretario organizzativo nazionale UIL Pensionati. Entrambi hanno ribadito l’impegno del sindacato nel promuovere riforme che garantiscano equità e dignità agli anziani. "La UILP continuerà a battersi per una riforma che dia risposte concrete a tutti i pensionati, senza distinzioni di genere e senza lasciare indietro le fasce più deboli", ha affermato Toigo.
Insomma, senza interventi strutturali, il Veneto rischia di trovarsi con una popolazione sempre più anziana e sempre più povera.
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