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Licenziamenti e preoccupazioni
14.03.2025 - 16:35
Renzo Masolo e Andrea Zanoni
"Elon Musk non è solo l’uomo più ricco del mondo, con mire che spaziano dalla Terra a Marte, ma anche uno dei principali responsabili dei licenziamenti più significativi del XXI secolo". Così iniziano i consiglieri regionali di Europa Verde, Renzo Masolo e Andrea Zanoni, nel commentare la situazione che sta coinvolgendo i lavoratori civili delle basi militari americane in Italia, con particolare attenzione alla Caserma Ederle di Vicenza.
La situazione ha preso piede dopo le recenti richieste del Department of Government Efficiency (DOGE) degli Stati Uniti, che ha chiesto ai dipendenti civili, compresi i lavoratori italiani, di fornire un resoconto dettagliato delle loro attività lavorative nelle settimane precedenti. Una mossa che ha suscitato non poca preoccupazione tra i dipendenti, temendo che la mancata risposta potesse portare a pesanti conseguenze, tra cui il licenziamento. Sebbene il Segretario della Difesa degli Stati Uniti abbia successivamente minimizzato la questione parlando di una "revisione" e smentendo le minacce di licenziamento, il timore tra i lavoratori è rimasto. Alcuni, non obbligati a rispondere, hanno comunque scelto di farlo per paura di perdere il posto di lavoro.
L’intervento del DOGE non ha solo suscitato preoccupazione tra i lavoratori civili, ma ha anche messo in luce un problema ben più grande: l’effetto domino delle politiche di licenziamento promosse dalla nuova amministrazione americana, che si stanno già facendo sentire sulle basi militari italiane, incluse quelle vicentine. Molti lavoratori, tra cui anche i vigili del fuoco, come riportato dalla cronaca locale, hanno ricevuto e-mail contenenti richieste di resoconti sulle loro attività.
Di fronte a questa situazione, i consiglieri Masolo e Zanoni non sono rimasti inermi e hanno presentato una interrogazione in Consiglio regionale per chiedere alla Regione Veneto di intervenire a tutela dei dipendenti civili italiani. "Poiché questi lavoratori restano cittadini italiani, riteniamo fondamentale che la Regione prenda posizione e attivi le necessarie interlocuzioni con le autorità competenti per garantire la loro protezione", concludono i due esponenti di Europa Verde.
La questione, che coinvolge direttamente centinaia di lavoratori in Veneto, non è solo una questione di diritto del lavoro, ma tocca anche aspetti politici e diplomatici, dato l'importante legame tra l'Italia e gli Stati Uniti, in particolare per quanto riguarda le basi militari sul territorio. I prossimi sviluppi della situazione potrebbero avere implicazioni non solo per i lavoratori, ma anche per le relazioni internazionali e le politiche sul lavoro in Italia.
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