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Incertezza sul futuro

Bassano: da leader del territorio a isola infelice

Il tribunale della Pedemontana e l’isolamento del sindaco Finco, tra promesse disattese e disaffezione politica

Maria Di Pino, segretaria PD di Bassano

Maria Di Pino, segretaria PD di Bassano

Negli ultimi mesi, Bassano del Grappa, che fino a poco tempo fa sembrava un punto di riferimento per l’intero territorio, sta vivendo un periodo di isolamento politico che potrebbe comprometterne il futuro. Nonostante l’entusiasmo iniziale per la creazione del tribunale della Pedemontana, il progetto sembra allontanarsi sempre di più, e il sindaco Nicola Finco si ritrova a fronteggiare non solo le difficoltà politiche interne ma anche la crescente opposizione dei suoi stessi alleati.

Nel corso delle ultime settimane, decine di sindaci della zona hanno firmato lettere contro l'apertura del tribunale. Tra questi, oltre ai sindaci dei capoluoghi vicini come Vicenza, Padova e Treviso, più di 60 amministratori locali hanno preso posizione contro l’iniziativa, molti dei quali governano territori che dovrebbero beneficiare direttamente del nuovo tribunale. Un segnale di divisione che preoccupa.

Maria Di Pino, Segretaria del PD di Bassano, interviene con tono critico: “Dall’inizio dell’anno, il Sottosegretario Ostellari aveva incontrato più volte le forze politiche di Bassano assicurando che il tribunale della Pedemontana fosse ormai un progetto definitivo. Eppure, dopo mesi di promesse, siamo ancora in attesa di sviluppi concreti.” La Di Pino prosegue, mettendo in evidenza come il progetto, che potrebbe rappresentare un vantaggio per l’intero territorio, si stia affievolendo, rendendo sempre più tangibile il disimpegno politico e l’isolamento del sindaco Finco, anche all'interno del suo stesso partito.

Un altro punto critico sollevato da Roberto Campagnolo, capogruppo del PD in consiglio comunale, riguarda la crescente difficoltà di Finco nell’unire il territorio e mantenere il consenso anche tra i suoi alleati. “La maggior parte dei sindaci firmatari della lettera contro il tribunale sono amministratori di centrodestra, e molti di loro si erano dichiarati favorevoli al progetto fino a poco tempo fa”, afferma Campagnolo. “Il sindaco di Bassano, invece di rappresentare una città capofila, sta dimostrando incapacità nel gestire le relazioni politiche locali, trasformando Bassano in un’isola infelice.”

Le difficoltà non si limitano alla gestione del tribunale, ma si estendono anche ad altri progetti chiave come l’Unione Montana, da cui Bassano è uscita recentemente, creando ulteriore disarmonia tra la città e gli altri comuni della Pedemontana. L'isolamento del sindaco Finco, quindi, non è solo un problema di gestione amministrativa ma anche di visione politica per il futuro della città.

Il timore è che questa spirale di disaccordo politico possa compromettere anche la collaborazione necessaria per affrontare le sfide future, come la riorganizzazione delle ATS, prevista per il 2026. La leadership di una città non può basarsi sull’individualismo, ma sulla capacità di dialogare, aggregare e mediare. Il rischio per Bassano è che, isolandosi, la città possa indebolirsi ulteriormente.

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