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Ricordando la pandemia
18.03.2025 - 17:22
Giornata Nazionale in Memoria delle Vittime del Covid-19
“Troppo profonde sono le ferite. Troppo diffuse le lacrime. Troppo pesanti i vuoti lasciati da un nemico invisibile che ci ha colpiti alle spalle, strappandoci affetti, certezze, speranze.” Con queste parole, il vicepresidente del Consiglio regionale del Veneto, Enoch Soranzo (Fratelli d’Italia), ha voluto ricordare le vittime del Covid-19, in occasione della Giornata Nazionale in loro memoria, istituita per rendere omaggio a chi ha perso la vita a causa della pandemia.
"Il silenzio pesa più delle parole", ha continuato Soranzo, evocando il ricordo delle strade deserte, delle stanze d'ospedale piene di sofferenza e dei camion militari che, nelle prime settimane della pandemia, trasportavano non solo bare, ma "pezzi del nostro cuore". Un silenzio che ha segnato profondamente la memoria collettiva e che ancora oggi accompagna il ricordo di quei giorni terribili.
Nel suo intervento, Soranzo ha ricordato anche i tanti eroi che si sono fatti avanti durante la tragedia: medici, infermieri, forze dell'ordine, volontari e cittadini che, con coraggio, hanno combattuto per salvare vite e sostenere le persone più vulnerabili. "In quella tragedia si è accesa anche la luce di chi non si è arreso", ha sottolineato il vicepresidente, facendo riferimento a coloro che hanno messo a rischio la propria vita per garantire un supporto fondamentale alla comunità.
Il numero delle vittime di Covid-19 è tragicamente impressionante: nel mondo sono stati oltre sette milioni i morti, mentre in Italia il bilancio è di 188.000 vittime. In Veneto, la pandemia ha strappato quasi 17.000 vite. "Diciassettemila nomi, diciassettemila storie, diciassettemila famiglie che hanno vissuto un dolore incancellabile", ha concluso Soranzo, ricordando l’impatto devastante della pandemia sulle singole vite.
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