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Un bene da assegnare ad attività culturali

Martellago, si accende il dibattito su Ca' della Nave, l'opposizione propone di acquisire la Villa

L'idea prevede di scorporare la Villa dalla parte golf club

Martellago, si accende il dibattito su Ca' della Nave, l'opposizione propone di acquisire la Villa

A Martellago si è acceso un acceso dibattito riguardo alla proposta avanzata dalla minoranza del consiglio comunale, che vede come protagonista il complesso di Ca’ della Nave. Un patrimonio storico di grande rilevanza, comprendente la cinquecentesca villa Grimani Morosini, due barchesse, cantine, brolo, parco e chiesetta. L'opportunità di acquisire parte di questo complesso storico, però, richiede una serie di valutazioni economiche e amministrative complesse.

L'operazione, infatti, ha un costo stimato di 3,8 milioni di euro e necessita il via libera del Comitato creditori dell'ex proprietà fallita. La proposta della minoranza prevede di scorporare la parte sportivo-commerciale, composta dal campo da golf, piscine e ristorante, e metterla nuovamente in gara. Il resto del complesso, invece, verrebbe acquistato dal Comune attraverso un accordo extra-procedura con il curatore fallimentare per assegnare gli spazi ad attività culturali e a favore della cittadinanza. Ricordiamo che l'anno scorso la gara per l'acquisizione del complesso andò deserta. Troppi, evidentemente, gli 11 milioni e 150 mila Euro.

Villa Priuli-Grimani di Martellago è un esempio affascinante di come l'architettura e la storia s'intrecciano nel panorama delle ville venete. Costruita probabilmente tra il 1566 e il 1575 dalla famiglia veneziana dei Priuli, questa imponente residenza racconta di un'epoca d'oro per la Serenissima Repubblica, quando le famiglie nobili si impegnavano non solo nell'amministrazione delle terre, ma anche nella costruzione di dimore che riflettessero il loro potere e prestigio. La famiglia Priuli, che ha dato ben tre dogi alla Serenissima, fu tra i protagonisti di questa splendida realizzazione. La villa, con la sua pianta quadrata su tre piani, si distingue per l'eleganza sobria ma imponente.

Per discutere ulteriormente la fattibilità tecnico-economica, i sei consiglieri dell'opposizione Alessio Boscolo, Luca Barbacane, Moreno Bernardi, Massimo Corò, Marco Stradiotto e Mattia Vegli hanno chiesto di aprire un tavolo di lavoro. Tra i sostenitori dell'iniziativa figura Gianfranco Pesce, ex consigliere comunale e oggi membro del direttivo provinciale di Forza Italia, che ha espresso il suo supporto. Si tratta di un impegno economico significativo ma sostenibile, secondo i proponenti, ricordando come altri comuni del Miranese hanno già intrapreso percorsi simili con successo.

Tra le varie possibilità di finanziamento, vi è l'opportunità di accedere a fondi regionali ed europei per progetti di restauro e valorizzazione culturale. Queste risorse potrebbero alleggerire l'onere economico per le casse comunali, facendo dell'operazione Ca’ della Nave un investimento strategico per il futuro della comunità di Martellago. Nonostante l'iniziativa sia stata definita da alcuni un "sogno", la minoranza sostiene che sia un opportunità storica da non sottovalutare.

La partita è ancora aperta, e il coinvolgimento attivo della cittadinanza potrebbe risultare determinante per il successo del progetto. I prossimi passi dipenderanno dalla capacità delle parti coinvolte di collaborare e trovare un punto d'incontro, nell'interesse collettivo di preservare e valorizzare un pezzo importante del patrimonio culturale locale.

Riccardo Musacco

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