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La replica di Brugnaro

Brugnaro e la 'lista nera': "Era privata, io non l'ho mai vista"

Il sindaco di Venezia respinge le accuse: "Solo un elenco di offese, nessuna censura alla stampa"

Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia

Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia

Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha preso posizione sulla vicenda della cosiddetta 'lista nera', un elenco di nomi emerso durante le indagini a suo carico. "Era una lista privata, redatta dal mio vicecapo di gabinetto, che raccoglieva offese pubbliche, spesso gratuite e di varia gravità. Io non l'avevo mai vista, mi ero limitato a dare l'incarico di stilare l'elenco, senza coinvolgere dipendenti comunali", ha dichiarato Brugnaro a Mestre, durante una conferenza stampa.

Il primo cittadino ha poi difeso la propria scelta di chiedere risarcimenti per eventuali diffamazioni: "È assurdo che qualcuno mi offenda e poi si arrabbi se in futuro dovessi chiedere un risarcimento. Per evitare di coinvolgere il Comune, ho deciso di attendere la fine del mio mandato: farò un bilancio delle offese più gravi e valuterò come difendermi. O abbiamo perso il diritto alla difesa?", ha aggiunto.

Brugnaro ha anche negato che la lista contenesse nomi di giornalisti per motivi legati alla loro professione: "Se tra i nomi figurano uno o due giornalisti, è perché avranno espresso offese pubbliche. Questo non ha nulla a che vedere con il diritto di cronaca o di critica. Le critiche politiche, anche feroci, sono legittime, ma denigrare o dileggiare è un'altra cosa".

La vicenda continua a suscitare polemiche e dibattiti sulla libertà di espressione e sui limiti della critica politica.

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