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La replica di Brugnaro
20.03.2025 - 15:41
Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia
Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha preso posizione sulla vicenda della cosiddetta 'lista nera', un elenco di nomi emerso durante le indagini a suo carico. "Era una lista privata, redatta dal mio vicecapo di gabinetto, che raccoglieva offese pubbliche, spesso gratuite e di varia gravità. Io non l'avevo mai vista, mi ero limitato a dare l'incarico di stilare l'elenco, senza coinvolgere dipendenti comunali", ha dichiarato Brugnaro a Mestre, durante una conferenza stampa.
Il primo cittadino ha poi difeso la propria scelta di chiedere risarcimenti per eventuali diffamazioni: "È assurdo che qualcuno mi offenda e poi si arrabbi se in futuro dovessi chiedere un risarcimento. Per evitare di coinvolgere il Comune, ho deciso di attendere la fine del mio mandato: farò un bilancio delle offese più gravi e valuterò come difendermi. O abbiamo perso il diritto alla difesa?", ha aggiunto.
Brugnaro ha anche negato che la lista contenesse nomi di giornalisti per motivi legati alla loro professione: "Se tra i nomi figurano uno o due giornalisti, è perché avranno espresso offese pubbliche. Questo non ha nulla a che vedere con il diritto di cronaca o di critica. Le critiche politiche, anche feroci, sono legittime, ma denigrare o dileggiare è un'altra cosa".
La vicenda continua a suscitare polemiche e dibattiti sulla libertà di espressione e sui limiti della critica politica.
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