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Eccidio di Bassano
20.03.2025 - 17:58
L'eccidio di Bassano del Grappa
Il restauro conservativo delle croci commemorative dei Martiri del Grappa, erette nei Comuni di Bassano del Grappa e Cassola, è ufficialmente partito in questi giorni, grazie al supporto delle rispettive Amministrazioni locali. Un progetto che non solo mira alla tutela di monumenti storici, ma anche a preservare la memoria di una delle pagine più dolorose della storia del nostro paese: l’Eccidio del Grappa.
L’intervento, che si articolerà in diverse fasi, ha preso il via con la campionatura di restauro su due croci, eseguita dal restauratore Giuseppe Tonini. Questi lavori preliminari saranno sottoposti al vaglio della Soprintendenza, che una volta approvati, darà il via alla seconda fase dei lavori.
Le croci interessate dal progetto si trovano in diverse vie dei due Comuni: viale dei Martiri, via Brigata Basilicata e viale Venezia a Bassano, e una croce collocata sul muro esterno della Chiesa di San Donato. A Cassola, invece, un’altra croce sarà oggetto del restauro. La scelta di intervenire è stata fortemente motivata dall’urgenza di tutelare questi simboli storici, il cui stato di conservazione è compromesso, soprattutto per quanto riguarda la leggibilità dei cartigli commemorativi, a causa del distacco della smaltatura in più punti.
Andrea Viero, Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Bassano del Grappa, ha sottolineato l’importanza dell’intervento, ricordando come queste croci rappresentano una memoria indelebile dei martiri della Resistenza: “Prendersi cura di questi segni è un dovere. La nostra storia, e in particolare l'Eccidio del Grappa, non deve essere dimenticata”, ha dichiarato Viero.
Giannantonio Stangherlin, Sindaco di Cassola, ha invece evidenziato un’importante scoperta legata a una delle croci dislocate nel suo territorio: “Grazie a ricerche scolastiche e agli studi del prof. Francesco Tessarolo, siamo riusciti a identificare il martire rappresentato da una delle croci. Si tratta di Pietro Citton, di Borso, il cui nome era rimasto ignoto a causa della perdita della targhetta commemorativa. Questo restauro è anche l’occasione per far conoscere la sua storia e il suo contributo alla Resistenza bassanese”.
Il progetto, che durerà circa 90 giorni, è stato finanziato con un importo totale di 45.000 euro, suddiviso tra i Comuni di Bassano e Cassola. Di questi, 29.584,92 euro sono destinati ai lavori, mentre 15.415,08 euro coprono le spese per la gestione dell'appalto.
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