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Bonus anziani da 850 euro al mese: a chi spetta e come utilizzarlo

L’Inps chiarisce i criteri per ottenere l’assegno di assistenza

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Foto di repertorio

L’Inps ha fornito nuove istruzioni sulla cosiddetta Prestazione universale, un sussidio da 850 euro al mese rivolto agli anziani ultraottantenni in condizioni di grave bisogno assistenziale. La misura, introdotta in via sperimentale per il biennio 2025-2026, ha l’obiettivo di supportare economicamente le persone non autosufficienti e le loro famiglie, ma l’accesso è vincolato a requisiti molto stringenti.

Chi può richiederlo: i requisiti per ottenere il bonus

Per beneficiare dell’assegno di assistenza è necessario soddisfare quattro criteri fondamentali:

  • Età: avere almeno 80 anni;
  • Isee: non superare la soglia di 6mila euro annui;
  • Indennità di accompagnamento: essere già titolari di questo contributo;
  • Condizione di bisogno gravissimo: dimostrare la necessità di un’assistenza continua e costante.

L’ultimo punto è il più delicato: la valutazione dello stato di necessità avverrà attraverso un doppio esame. Una commissione medica dell’Inps valuterà la situazione sanitaria, mentre un questionario analizzerà le condizioni sociali e familiari del richiedente. Soltanto chi soddisfa entrambi i criteri potrà accedere al bonus.

Come e quando presentare domanda

Le richieste possono essere inoltrate online sul portale dell’Inps, accedendo con SPID o Carta d’Identità Elettronica. Chi preferisce assistenza può rivolgersi ai patronati. È possibile presentare la domanda dal primo giorno del mese in cui si compiono 80 anni, e il beneficio resterà attivo fino al 31 dicembre 2026, ultima data utile per l’erogazione. L’importo viene versato dal mese in cui la richiesta viene accettata.

Come si possono usare gli 850 euro?

Il bonus non è un assegno libero da vincoli, ma una somma destinata esclusivamente alla copertura di spese per l’assistenza. I beneficiari potranno scegliere tra due opzioni:

  1. Assumere un assistente domestico con un contratto regolare di almeno 15 ore settimanali (badanti o colf).
  2. Acquistare servizi di assistenza domiciliare, tra cui:
    • Igiene personale e cura della persona;
    • Servizi di lavanderia e pulizia della casa;
    • Consegna di pasti a domicilio;
    • Accompagnamento per visite mediche o piccole commissioni;
    • Supporto psicologico e relazionale;
    • Teleassistenza e telesoccorso.

Non sarà possibile combinare le due opzioni nello stesso mese: si dovrà scegliere se utilizzare i fondi per retribuire un lavoratore domestico oppure per accedere ai servizi elencati. Per garantire la corretta destinazione del contributo, l’Inps effettuerà controlli periodici: chi non utilizzerà il bonus secondo le regole rischierà di perdere il diritto al beneficio.

Una misura sufficiente?

Il bonus da 850 euro rappresenta un sostegno importante per le persone più fragili, ma non è esente da critiche. Il limite Isee di 6mila euro esclude molte famiglie che, pur avendo difficoltà economiche, non rientrano nei parametri richiesti. Inoltre, l’importo potrebbe non coprire interamente i costi dell’assistenza, soprattutto nelle grandi città, dove le tariffe per badanti e servizi domiciliari sono più elevate.

Resta comunque un passo avanti nel riconoscimento della necessità di un supporto concreto per gli anziani non autosufficienti. Ora si attende l’ultimo decreto attuativo per avviare definitivamente l’erogazione del bonus e verificarne l’efficacia nella vita quotidiana di chi ne ha realmente bisogno.

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