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Futuro in fabbrica: le aziende trevigiane investono nelle scuole con donazioni di macchinari

Un'opportunità per formare nuove generazioni di artigiani e imprenditori in un contesto di grave carenza di manodopera qualificata

Futuro in fabbrica: le aziende trevigiane investono nelle scuole con donazioni di macchinari

Le aziende trevigiane stanno rispondendo con azioni concrete alla crescente difficoltà di reperire manodopera specializzata, donando macchinari all’Istituto Tecnico Galilei di Conegliano. Questo gesto ha come obiettivo quello di preparare gli studenti a diventare i futuri professionisti e piccoli imprenditori della Marca, una terra che, oltre a soffrire per la scarsità di operai qualificati, sta affrontando anche una crisi di ricambio generazionale.

La carenza di lavoratori qualificati sta raggiungendo livelli preoccupanti. Loris Balliana, vicepresidente di Confartigianato Imprese Marca Trevigiana, ha spiegato che in molti settori dell’artigianato mancano circa il 50% delle professionalità richieste. I dati sono chiari: nel 2024, le piccole e medie imprese della provincia di Treviso hanno avuto difficoltà a trovare il 55,8% dei 46.210 lavoratori necessari, con un aumento rispetto al 53,1% del 2023. Questa situazione rispecchia una tendenza regionale e nazionale, con la media del Veneto e dell’Italia che si attesta rispettivamente al 55% e al 51,3%.

Per affrontare questa crisi, le aziende locali hanno deciso di investire nel futuro, collaborando con l’Itis Galilei di Conegliano in un progetto che mira a formare professionisti del settore, con particolare attenzione alla formazione pratica degli studenti.

Secondo Balliana, la scuola è fondamentale per avvicinare i giovani al mondo del lavoro e per trasmettere loro il valore dell’artigianato, che rappresenta una parte significativa della cultura e dell’economia trevigiana. Con l’adozione di questi macchinari all’avanguardia, le piccole aziende stanno fornendo un'opportunità unica, senza alcun costo per l’istituto, di formare giovani preparati a entrare nel mercato del lavoro.

Venerdì scorso si è svolta la cerimonia di consegna di cinque tornitrici al Galilei. Severino Dal Bo, presidente di Confartigianato Conegliano, ha sottolineato che i macchinari rappresentano un investimento per formare le competenze richieste dal mondo produttivo. Ha aggiunto che l’obiettivo è far comprendere agli studenti che nelle aziende locali la tecnologia, l’innovazione e il digitale sono temi quotidiani. Inoltre, ha affermato che questi strumenti sono pensati per far conoscere agli studenti le reali esigenze del settore e prepararli al meglio per il futuro.

Il progetto ha visto anche il coinvolgimento di Anap, il gruppo di pensionati di Conegliano, che ha offerto il loro supporto pratico ed emotivo per promuovere la cultura artigiana del territorio.

I macchinari donati provengono da aziende locali come Elettro-service Automazioni Srl, Premet Srl e CSM Machinery Srl. Il Galilei è riconosciuto per la qualità della sua formazione e, secondo l’indagine Eduscopio 2024, è al secondo posto tra gli istituti tecnici della Marca per tasso di occupazione, con il 72,1% dei diplomati che trovano lavoro entro sei mesi. In un settore tradizionalmente dominato da figure maschili, l’istituto sta promuovendo anche la partecipazione femminile nei corsi di meccanica ed elettronica.

Maria Chiara Massenz, dirigente scolastica, ha sottolineato la preziosa collaborazione con Confartigianato, che ha supportato la ristrutturazione dei laboratori e facilitato la donazione di macchinari avanzati. Ha dichiarato che l’istituto è molto grato per il sostegno ricevuto, poiché ha contribuito a formare gli studenti e prepararli alle sfide di un mercato in continua evoluzione.

Oggi, a Conegliano, le ragazze stanno entrando sempre più nei corsi tecnici, pronte a diventare le lavoratrici qualificate e le imprenditrici del domani. Un cambiamento che segna una nuova epoca per l’artigianato e l’industria locale, dove il futuro si costruisce insieme a chi oggi sta imparando a farlo con le mani.

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