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Territorio
09.04.2025 - 03:54
“Stra e Spinea raggiungono il 70% di copertura, Campolongo Maggiore l’80%, Fiesso d’Artico e Venezia superano il 90%”
Opposizioni all’attacco a Mira sulla questione della copertura del wi-fi veloce nel territorio comunale. A sollevare il problema sono i consiglieri comunali di Coraggio Italia: Paolo Lucarda, Maurizio Corò, Pamela Gatto, Loris Simionato, Rocca Ines Di Natale che sul tema hanno anche presentato una interpellanza al sindaco. “A Mira - spiegano - c’è un vero e proprio allarme connettività. Solo il 30% delle famiglie è raggiunto dalla fibra ottica. Per questo Coraggio Italia chiede un piano urgente per superare il digital divide. Nel 2025, è inaccettabile che un comune come Mira sia ancora in ritardo sulle infrastrutture digitali. I dati ufficiali parlano chiaro: solo il 30% delle famiglie risulta attualmente coperto da una connessione in fibra ottica FttH (Fiber To The Home), la tecnologia che garantisce velocità fino a 1 Gbps e rappresenta oggi lo standard per una connessione stabile e performante. Questo lo rileva la Broadband Map dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom), che monitora costantemente lo stato della connettività sul territorio nazionale”. E poi Coraggio Italia lesina dati precisi. “A Mira - spiegano i consiglieri - solo 4,616 famiglie su 15,363 dispongono di questa infrastruttura, si tratta di un dato gravemente al di sotto della media nazionale (70%), regionale (Veneto 65%) e provinciale (Venezia 67%). Il confronto con i Comuni limitrofi è ancora più evidente: Stra e Spinea raggiungono il 70% di copertura, Campolongo Maggiore supera l’80%, Fiesso d’Artico e la stessa città di Venezia superano il 90%”. Questo ritardo per Coraggio Italia ha un impatto concreto sulla vita dei cittadini e sul futuro del territorio: “limita l’accesso allo studio, ostacola il lavoro da remoto, frena lo sviluppo delle attività produttive e artigianali, riduce la competitività delle imprese locali e indebolisce la qualità dei servizi turistici”. “Di fronte a questi numeri - continuano i consiglieri - ci chiediamo quale sia la strategia dell’Amministrazione Dori per colmare questo gap infrastrutturale. Non ci limitiamo però a denunciare il problema: siamo pronti a offrire soluzioni concrete”. Qual è la proposta? “Proponiamo l’immediata attivazione - spiegano - di un piano comunale per l’utilizzo dei cavidotti dell’illuminazione pubblica come infrastruttura passiva per il passaggio della fibra ottica. È una misura realizzabile, a costo contenuto, e già adottata in altri territori con ottimi risultati. Chiediamo inoltre che vengano previsti fondi specifici per interventi mirati volti ad ampliare la copertura in FttH. “Superare il digital divide - concludono - non è solo una priorità tecnologica: è una questione di equità territoriale e di sviluppo. Mira non può restare indietro. Per questo motivo stiamo già lavorando a una proposta alternativa per il 2027, con una visione moderna e concreta del futuro”.
Alessandro Abbadir
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