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Logistica d'avanguardia
24.03.2025 - 15:27
Accesso all'area operativa
Si sono conclusi con successo i primi test operativi per l’automazione delle gru elettriche a portale nel terminal di Interporto Padova, un passo decisivo che segna una vera e propria rivoluzione nel settore logistico italiano. Il terminal veneto, infatti, è il primo interporto in Italia a implementare questa tecnologia avanzata che promette di incrementare la produttività senza richiedere l’ampliamento della superficie disponibile.
Nel fine settimana appena passato sono iniziati i test operativi relativi alla movimentazione dei container e semirimorchi, a seguito del completamento delle opere infrastrutturali e software necessarie per la remotizzazione del sistema. La fase successiva prevede l’automazione completa delle operazioni, che includerà anche la movimentazione dei carichi dei camion.
Per comprendere appieno l’innovazione introdotta, è importante distinguere tra i concetti di remotizzazione e automazione delle gru. La remotizzazione consente agli operatori di controllare le gru non più dalla cabina sospesa a decine di metri di altezza, ma da una sala di controllo situata nella palazzina uffici del terminal, dove gli operatori gestiscono le operazioni tramite sei schermi e dispositivi di comando simili a quelli presenti sulla gru stessa. In questa fase, le operazioni sono ancora eseguite dall’uomo, ma in un ambiente decisamente più sicuro e confortevole.
Con l’automazione, invece, è la gru a muoversi autonomamente, seguendo le istruzioni ricevute dal Terminal Operating System (TOS), un software sviluppato internamente da Interporto Padova. L’automazione si avvale anche di applicazioni di intelligenza artificiale, che permettono di ottimizzare le operazioni di carico e scarico, riducendo i tempi di movimento e migliorando l’efficienza.
La sicurezza rappresenta una delle sfide principali di questo progetto innovativo. Per garantire il corretto funzionamento delle gru senza la presenza fisica di un operatore a bordo, sono stati implementati numerosi sistemi di sicurezza, tra cui sensori e telecamere aggiuntive sulle gru, e un sistema di monitoraggio che blocca immediatamente l’operazione se viene rilevata la presenza non autorizzata di persone. Gli accessi alle aree di lavoro sono rigorosamente controllati e gli autisti dei camion sono obbligati a spostarsi in appositi box di protezione durante le operazioni di carico e scarico.
Le gru sono attualmente operative sul fascio sud del terminal, che comprende 4 binari da 750 metri, e i test proseguiranno nelle prossime settimane, con l’obiettivo di completare il processo di automazione prima dell’estate. La fase di addestramento dei gruisti sarà possibile solo quando il sistema sarà completamente perfezionato.
Il direttore generale Roberto Tosetto ha sottolineato l’importanza di questo progetto per il futuro dell’interporto, spiegando che l’automazione non mira a ridurre il personale, ma a migliorare le condizioni di lavoro degli operatori, rendendo le operazioni più sicure e meno faticose. D’altra parte, dal punto di vista industriale, l’obiettivo è aumentare la produttività, consentendo di gestire un numero maggiore di operazioni senza aumentare l’occupazione del suolo.
“Quando saremo a regime – afferma Tosetto – saremo in grado di caricare e scaricare il doppio dei treni attualmente serviti, aumentando significativamente l’offerta per le imprese ferroviarie e gli operatori multimodali. E tutto questo senza dover occupare un solo metro quadrato in più rispetto a oggi, grazie all’efficienza dell’automazione.”
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