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Memoria e dolore
25.03.2025 - 17:15
Foto dell'evento
Oggi, 25 marzo 2025, la città di Rosolina ha celebrato l’81° anniversario dell’eccidio di Malga Bala, una delle pagine più tragiche della Seconda Guerra Mondiale, che ha visto la morte di dodici giovani Carabinieri italiani, tra cui Antonio Ferro, medaglia d'oro al Merito Civile alla memoria. L'evento si è svolto in un clima di grande commozione, con una cerimonia che ha avuto inizio presso il cimitero di Rosolina, dove è stata deposta una corona di fiori sulla tomba di Ferro. Il ricordo è poi proseguito nella piazza intitolata al Carabiniere caduto, con un’altra deposizione di fiori presso il cippo dedicato ai “Carabinieri caduti per la Patria nell'adempimento del loro servizio”.
Alla cerimonia hanno preso parte numerose autorità, tra cui il Prefetto di Rovigo, dr.ssa Franca Tancredi, il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Rovigo, Col. Edoardo Campora, il Questore di Rovigo, dr. Eugenio Vomiero, e il Sindaco di Rosolina, Geom. Michele Grossato. Presenti anche la sorella di Antonio Ferro, signora Natalia Ferro, che ha ricevuto in passato la medaglia commemorativa, e una folta rappresentanza di Carabinieri, Comandanti, e membri delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma.
Antonio Ferro nacque a Rosolina il 10 febbraio 1923. Dopo l’arruolamento nell'Arma dei Carabinieri nel 1942, fu destinato al distaccamento di Bretto di Sotto, nella zona di Tarvisio, oggi in Slovenia. Qui, il 23 marzo 1944, durante un periodo di intensa guerriglia, il piccolo distaccamento di Carabinieri venne attaccato e catturato da partigiani slavi. I militari furono costretti a marciare per giorni sotto stretta sorveglianza, subendo violenze disumane fino alla loro esecuzione a Malga Bala.
I dodici giovani Carabinieri, che erano lì a difendere una centrale idroelettrica fondamentale per la valle, sopportarono con stoica dignità le torture a cui vennero sottoposti. Solo dopo alcuni giorni, il 31 marzo, le loro salme vennero ritrovate, parzialmente sepolte dalla neve, e trasportate a Tarvisio.
Nel 2009, il Presidente della Repubblica conferì la Medaglia d’Oro al Merito Civile a Ferro e ai suoi commilitoni, con la seguente motivazione: "Preclaro esempio di amor patrio, di senso dell’onore e del dovere, spinti fino all’estremo sacrificio". Il sacrificio di questi giovani Carabinieri è un simbolo di coraggio e di fedeltà alla Patria, che continua a vivere nel ricordo di tutti.
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