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Sclerosi multipla: l'85% dei pazienti al Centro AOU di Verona proviene da fuori provincia

Innovazione terapeutica e diagnosi precoce al centro dell'eccellenza sanitaria veronese

Sclerosi multipla: l'85% dei pazienti al Centro AOU di Verona proviene da fuori provincia

Calabrese, Bravi e Tinazzi

La sclerosi multipla (SM) rappresenta una delle principali cause di disabilità nel giovane adulto, con costi socio-sanitari elevati. In Veneto, la malattia ha una prevalenza di oltre 180 casi ogni 100.000 abitanti, e Verona si conferma un punto di riferimento per le terapie avanzate. Al Centro Sclerosi Multipla dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata (AOU), diretto dal Prof. Massimiliano Calabrese, si registra una grande affluenza di pazienti, di cui l'85% proviene da altre province.

La sclerosi multipla colpisce principalmente le giovani donne (rapporto 3 a 1 con gli uomini) e l'età più critica per l'insorgenza della malattia è tra i 18 e i 35 anni. Sebbene non esista una cura definitiva, la diagnosi precoce e una terapia tempestiva, personalizzata e innovativa sono fondamentali per bloccare la progressione della malattia e ridurre il rischio di disabilità motorie o cognitive.

La struttura di Borgo Roma, specializzata nella cura della sclerosi multipla, si distingue per la sua organizzazione multidisciplinare, che include neurologi, neuropsicologi, neuroradiologi, biotecnologi, bioingegneri e bioinformatici. Il Centro si avvale di tecnologie all'avanguardia, come la risonanza magnetica e farmaci innovativi, tra cui gli anticorpi monoclonali, che consentono di diagnosticare e trattare la patologia con grande precisione.

"La diagnosi precoce è cruciale", afferma il Prof. Calabrese. "Abbiamo pazienti che continuano a correre maratone o a lavorare senza problemi. Inoltre, grazie ai progressi nelle terapie, nel 2024 sono nati 40 bambini da madri affette da sclerosi multipla, un risultato impensabile fino a qualche anno fa".

Il Centro ha recentemente siglato una collaborazione con Philips per ottimizzare le immagini della risonanza magnetica, migliorando ulteriormente la qualità diagnostica. A fianco della tecnologia, l'uso dell'intelligenza artificiale sta rivoluzionando la prognosi e la personalizzazione delle terapie.

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