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Mostra inedita

Verona vista come mai prima d'ora: dalle macerie alla rinascita

Una mostra spettacolare sulla ricostruzione della città scaligera dopo la seconda guerra mondiale

Jacopo Buffolo al taglio del nastro inaugurale

Jacopo Buffolo al taglio del nastro inaugurale

Un viaggio attraverso il passato per comprendere il presente: questo è il cuore della mostra “Dalle macerie alla rinascita. Il progetto di Ricostruzione negli archivi del Comune”, inaugurata nella Sala Falcone Borsellino di Palazzo Barbieri. L’esposizione, promossa dal Comune di Verona in occasione dell’80° anniversario della Liberazione (1945-2025), racconta attraverso documenti e fotografie d’epoca il difficile percorso di ricostruzione della città dopo la devastazione causata dai bombardamenti della Seconda guerra mondiale.

L’iniziativa è stata inaugurata dall’assessore alla Memoria storica, Jacopo Buffolo, e si sviluppa attraverso un percorso storico-archivistico che invita i visitatori a riflettere sull’attuale conformazione urbanistica di Verona. La città porta ancora oggi le tracce della distruzione subita tra il 1943 e il 1945, quando gli attacchi aerei colpirono duramente il suo tessuto urbano e il patrimonio artistico.

Il cuore della mostra è dedicato al Piano di Ricostruzione, il progetto urbanistico realizzato dall’ingegnere Plinio Marconi, che si occupò di ripensare una città ferita ma pronta a rinascere. Il piano, oltre a ricostruire gli edifici distrutti, contribuì anche a sostenere il boom demografico del dopoguerra, ridefinendo la Verona moderna.

Grazie al lavoro dell’Archivio Generale del Comune di Verona e alla collaborazione con diverse associazioni storiche e culturali, l’esposizione raccoglie preziose testimonianze dell’epoca: immagini dei bombardamenti, mappe urbanistiche e documenti amministrativi che illustrano le decisioni prese per ricostruire la città.

Una sezione è dedicata ai rifugi antiaerei, ancora visibili in alcuni edifici del centro storico, e al ruolo chiave del sindaco socialista Aldo Fedeli nel guidare Verona attraverso le difficoltà del dopoguerra. Modelli 3D e fotografie raccontano la rinascita di luoghi simbolo come Palazzo Barbieri, i ponti cittadini, il Lazzaretto e il carcere agli Scalzi, importante punto di riferimento per la Resistenza veronese.

"Visitare questa mostra – ha dichiarato l’assessore Buffolo – è un’occasione preziosa per conoscere la nostra storia e capire il valore della pace e della democrazia. In un’epoca segnata da nuovi conflitti, il passato ci insegna che la ricostruzione non è solo un’opera materiale, ma un impegno collettivo per un futuro migliore".

L’esposizione resterà aperta al pubblico nei prossimi mesi, offrendo a cittadini e visitatori l’opportunità di riscoprire un capitolo fondamentale della storia di Verona e riflettere sul significato della memoria.

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