Scopri tutti gli eventi
Criminalità giovanile
26.03.2025 - 17:21
Il Governatore Luca Zaia
La crescente preoccupazione per il dilagare del crimine giovanile in Veneto continua ad alimentare il dibattito pubblico. Il presidente della Regione, Luca Zaia, ha espresso la sua forte opinione sulla necessità di interventi tempestivi e severi per fermare la crescente diffusione delle baby gang e del bullismo violento.
Nel corso di un intervento, Zaia ha sottolineato che i giovani coinvolti in atti di criminalità oggi potrebbero diventare i fuorilegge di domani. “Ci sono motivi più che sufficienti per pensare a strategie che possano mettere fine a situazioni gravi e comportamenti che vedono protagonisti anche giovani e giovanissimi. Non sono accettabili e possono rappresentare i prodromi di fenomeni di illegalità ancora più gravi. I bulli di oggi, infatti, rischiano di diventare i criminali di domani”, ha dichiarato il Governatore.
Zaia ha inoltre ribadito l’importanza di misure concrete come l’applicazione del Daspo, anche nei confronti dei minorenni. La misura, introdotta per le manifestazioni sportive, può essere applicata a chi ha più di 14 anni e rappresenta uno strumento preventivo piuttosto che una condanna. "Non bisogna temere l’uso di misure dure come il Daspo, quando necessario, per fermare questi fenomeni", ha affermato Zaia, sostenendo la creazione di “zone rosse” in alcune aree a rischio.
La cronaca recente non fa che confermare le preoccupazioni del presidente Zaia. Tra gli episodi più gravi riportati dai media, un anziano picchiato a Verona da un giovane sconosciuto, uno scontro tra bande a Portogruaro che ha provocato feriti e danni, e tre rapinatori minorenni arrestati nel Padovano. “Sono apprezzabili gli sforzi delle Forze dell'Ordine e dell’autorità giudiziaria, ma non basta. È necessaria una severità che aiuti i giovani a comprendere la portata delle loro azioni”, ha aggiunto Zaia.
Il presidente ha anche ringraziato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, per l’annuncio dell’aumento degli organici delle forze di polizia in Veneto, ma ha ribadito che l’incremento delle risorse deve andare di pari passo con l’applicazione di misure preventive e repressive.
Zaia ha concluso il suo intervento sottolineando che la maggior parte dei giovani della regione è impegnata positivamente nel lavoro e nello studio, e che è nostro dovere sociale intervenire per tutelare quelli che sono coinvolti in fenomeni di disagio sociale. “Abbiamo bisogno di supportare le famiglie, le scuole e l’educazione al rispetto, ma anche di adottare misure sanzionatorie che aiutino i giovani a comprendere la gravità delle loro azioni e a crescere come cittadini responsabili”.
Edizione
I più letti
GIVE EMOTIONS SRL | C.F. e P.IVA 04385760287 REA PD-385156 | Reg. Tribunale di Padova n. 2516