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Crisi del trasporto pubblico locale

De Terlizzi (Fit Cisl): "Il trasporto pubblico locale va riformato strutturalmente"

Il segretario generale aggiunto della Fit Cisl Veneto, Marino De Terlizzi, sottolinea l'importanza di investire nel capitale umano e nei servizi per il personale del trasporto pubblico

arino De Terlizzi, segretario generale aggiunto della Fit Cisl Veneto

arino De Terlizzi, segretario generale aggiunto della Fit Cisl Veneto

Il trasporto pubblico locale (Tpl) è un pilastro fondamentale per lo sviluppo socio-economico delle città e delle regioni, e deve essere visto come un diritto per la collettività. Questo è il messaggio forte che Marino De Terlizzi, segretario generale aggiunto della Fit Cisl Veneto, ha voluto ribadire in una dichiarazione che richiama l'attenzione sulle problematiche e le sfide che il settore sta affrontando, soprattutto nella specificità della città di Venezia.

"Il trasporto pubblico locale è un diritto fondamentale per la collettività, perché laddove arriva, c’è sviluppo socio-economico della società civile", ha dichiarato De Terlizzi. Secondo il segretario, è necessario affrontare la riforma del Tpl in modo strutturale e organico, tenendo in considerazione le peculiarità del territorio veneziano, dove il servizio di trasporto è in continuità tra terra e mare.

Uno degli aspetti più critici del sistema riguarda il personale, che comprende autisti, meccanici, personale imbarcato e delle manutenzioni navali. De Terlizzi ha sottolineato l'importanza di investire sul capitale umano, tanto con la contrattazione aziendale quanto a livello nazionale, per garantire la qualità del servizio e la sostenibilità a lungo termine del sistema di trasporto pubblico.

Oltre a migliorare le condizioni di lavoro e la formazione, il sindacalista ha evidenziato la necessità di implementare servizi di welfare per il personale del Tpl, in particolare per quello che opera a Venezia. La Fit Cisl è in attesa di una convocazione da parte della direzione aziendale di Actv per discutere degli investimenti necessari nelle politiche del personale, sia a breve che a lungo termine. Tra gli obiettivi principali, c’è l’idea di incentivare e sviluppare percorsi formativi per le professionalità che garantiscano la continuità del servizio e la solidità dell'azienda.

Un altro punto cruciale sollevato da De Terlizzi riguarda la questione dei subappalti, che riguardano in particolare i servizi estivi di navigazione. Il sindacalista ha chiesto una convocazione urgente per chiarire la situazione e per pianificare una strategia che permetta di internalizzare, nel più breve tempo possibile, tutte le attività in subappalto. Questo non solo a tutela dei lavoratori, ma anche per garantire un servizio pubblico di qualità per i cittadini.

"Actv e i suoi dipendenti sono un'eccellenza del trasporto pubblico nazionale e, come tale, vanno tutelati", ha concluso De Terlizzi, ribadendo l’importanza di preservare l'efficienza e la qualità del servizio offerto ai cittadini veneziani.

La sfida, quindi, è chiara: garantire un trasporto pubblico locale che non solo risponda alle esigenze della collettività, ma che si basi su una solida struttura che valorizzi il capitale umano, promuova l'internalizzazione dei servizi e assicuri la continuità del servizio nel tempo. La riforma del Tpl deve partire da una visione integrata che risponda alle necessità di una città complessa come Venezia, ma che possa essere un modello anche per altre realtà del paese.

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