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Economia
30.03.2025 - 13:14
Foto di repertorio - Facebook
Dal primo aprile al ventiquattro maggio, si svolgeranno ventiquattro assemblee che coinvolgeranno centinaia di artigiani per eleggere i nuovi organi dirigenti. Queste riunioni rappresentano un'importante occasione per riflettere sulle sfide attuali e sulle strategie da adottare per la tutela delle imprese.
Luca Montagnin, rappresentante di CNA Padova e Rovigo, afferma: “La nostra battaglia per una burocrazia più efficiente si concretizza in cento proposte per far risparmiare alle imprese artigiane fino a 200 milioni di euro l'anno”.
CNA Padova e Rovigo si appresta a intraprendere il percorso congressuale territoriale, pianificato dal primo aprile al ventiquattro maggio 2025. Questo evento vedrà la partecipazione di imprenditori, dirigenti associativi e rappresentanti di categoria, con l'obiettivo di definire la nuova governance dell'associazione per il quadriennio successivo.
Ad inaugurare il ciclo di assemblee sarà, lunedì 1 aprile, quella della categoria degli impiantisti, che rappresenta anche l'attuale presidente territoriale Luca Montagnin. Il percorso terminerà con l'assemblea del Tessile Unitario, prevista per il 22 maggio, mentre l’elezione del nuovo presidente si terrà il 5 giugno.
In totale, il programma prevede ventiquattro assemblee, di cui diciotto dedicate ai mestieri e sei ai territori (Piovese, Alta Padovana, Padova Centrale, Bassa Padovana, Polesine Ovest e Delta). Saranno coinvolte centinaia di persone, che si candideranno per i vari direttivi, le presidenze di mestiere e come portavoce nell’assemblea generale.
Quest'ultima eleggerà, a conclusione del processo, il nuovo presidente di CNA Padova e Rovigo, che ricoprirà la carica fino al 2029.
“Il congresso territoriale di CNA – spiega Luca Montagnin – rappresenta una fondamentale occasione di incontro tra imprenditori. È un’opportunità per discutere temi d'attualità, affrontare insieme le sfide che la situazione economica ci presenta e valutare il lavoro di rappresentanza che l’associazione svolge quotidianamente a tutela del mondo artigiano. Sarà anche un momento per esaminare i servizi, le prospettive di crescita e il ruolo che CNA intende continuare a svolgere in un contesto sempre più complesso”.
Tra le problematiche che gli imprenditori devono affrontare quotidianamente, Montagnin evidenzia in particolare il peso della burocrazia. Afferma: “È un vero e proprio fardello che potrebbe essere alleviato se solo si affrontasse il rapporto tra Stato e impresa in modo più costruttivo e funzionale. Anche questo sarà il compito dei nuovi rappresentanti di CNA: continuare con animo costruttivo, ma senza mai desistere, la nostra battaglia per una burocrazia più efficiente, che accompagni e non ostacoli lo sviluppo delle imprese, a servizio della crescita economica e sociale del territorio”.
Secondo un’analisi condotta da CNA, ogni imprenditore artigiano in Italia spreca mediamente 313 ore all’anno a causa della burocrazia, con un conseguente costo di oltre 9mila euro per le pratiche amministrative. A livello locale, il Centro Studi di CNA Padova e Rovigo stima che il peso della burocrazia ammonti a circa un miliardo di euro l’anno: 850 milioni nella provincia di Padova e 150 milioni in quella di Rovigo.
“Sono state introdotte numerose semplificazioni nel corso degli anni”, rileva Montagnin, “ma imprese e cittadini non percepiscono un reale cambiamento. La cattiva burocrazia continua a essere una foresta pietrificata che penalizza l’iniziativa privata e frena il dinamismo delle nostre imprese”.
Le proposte contenute nell’Osservatorio CNA Burocrazia, recentemente pubblicato, sono cento in totale. Non si limitano a evidenziare criticità, ma offrono soluzioni operative concrete, senza ridurre le tutele o abbassare il livello dei controlli, mirando invece a un rapporto più efficiente tra imprese e pubblica amministrazione.
Molte proposte sono supportate da un’analisi dell’impatto economico. Alcune semplificazioni hanno una portata generale e riguardano l’intero tessuto imprenditoriale, mentre altre si concentrano su ventinove settori specifici, dal tessile alle costruzioni, dalla meccatronica all’oreficeria.
Complessivamente, l’intervento proposto coinvolge circa 830.000 imprese e 3,6 milioni di lavoratori, rappresentando il 18% delle imprese attive e il 20% degli occupati in Italia.
Secondo il Centro Studi CNA, l’effettiva attuazione delle proposte potrebbe ridurre il tempo dedicato alla burocrazia da 313 a 263 ore l’anno per ciascuna impresa, generando un risparmio medio annuo di quasi 1.500 euro. A livello nazionale, questo si tradurrebbe in una riduzione di 7 miliardi di euro sui 43 miliardi che le imprese attualmente versano per la burocrazia.
Per il territorio di Padova e Rovigo, ciò comporterebbe un risparmio potenziale annuale che potrebbe raggiungere i 200 milioni di euro. “Numeri di fronte ai quali”, conclude Montagnin, “vale la pena di lottare a tutti i livelli della rappresentanza, dai Comuni fino al Parlamento e al Governo nazionale”.
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