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Piano triennale regionale

Il Piano Triennale vale 270 milioni, Lorenzoni: "Veneto col motore al minimo"

La Regione usa poco la leva finanziaria. L'opposizione: “Occasione sprecata per creare valore”

Arturo Lorenzoni commenta i tagli regionali

Arturo Lorenzoni commenta i tagli regionali

Il Consiglio regionale del Veneto ha discusso oggi il Programma Triennale dei Lavori Pubblici 2025-2027, che prevede investimenti per 270,9 milioni di euro, di cui 75 milioni già nel primo anno. Gli interventi riguardano la manutenzione del patrimonio edilizio, la difesa del territorio e la viabilità, con diversi gradi di urgenza, ma nel complesso condivisi anche dall'opposizione.

Tuttavia, secondo Arturo Lorenzoni, portavoce dell’opposizione (Veneto Vale), il piano rivela una strategia finanziaria troppo prudente: dei 75 milioni previsti nel 2025, solo 19,7 milioni provengono da mutui, mentre la maggior parte dei fondi deriva da entrate vincolate per legge (45 milioni) e stanziamenti di bilancio (5,8 milioni).

"La leva finanziaria è utilizzata solo in minima parte", accusa Lorenzoni, criticando la giunta guidata da Luca Zaia per la sua storica avversione all’indebitamento. "Ci sono investimenti che potrebbero ripagarsi da soli", spiega, citando come esempi gli impianti di produzione di energia elettrica degli enti locali o gli interventi per ridurre i consumi degli immobili pubblici.

Secondo l’esponente di Veneto Vale, la giunta regionale sta sprecando l’opportunità di sfruttare il "debito buono" per creare valore e migliorare le infrastrutture venete. "Chi si è scottato ha paura anche dell’acqua tiepida", conclude Lorenzoni, sottolineando l’assenza di una visione strategica negli investimenti della Regione.

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