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Cittadella: ultimi lavori per il consolidamento del canale Medoaco

Un investimento strategico per la manutenzione e la valorizzazione ambientale della rete idrica

Lo stato attuale dei lavori all'argine del canale

Lo stato attuale dei lavori all'argine del canale

Si avviano alla conclusione i lavori di riqualificazione del Canale Medoaco, infrastruttura idrica chiave per il territorio, che preleva le acque del fiume Brenta e le distribuisce a un’ampia area con finalità irrigue e ambientali. L’intervento, dal valore di 200.000 euro, è stato finanziato grazie ai risparmi ottenuti nell’ambito dei fondi per i danni causati dalla tempesta Vaia, e si aggiunge ai 2,44 milioni di euro già investiti attraverso fondi della Protezione Civile Nazionale.

L’opera, sotto la direzione del Consorzio di Bonifica, è articolata in tre fasi. Dopo gli interventi degli anni 2021 e 2022, che hanno riguardato la traversa sul fiume Brenta e i primi tratti del canale, si sta ora completando il ripristino fino al punto di presa. I lavori, iniziati il 3 marzo, devono concludersi entro il 6 aprile, quando l’acqua tornerà a fluire per garantire la stagione irrigua.

L’intervento non solo garantisce il mantenimento della funzionalità del canale, ma apre anche nuove prospettive di sviluppo: è in programma la realizzazione di una pista ciclopedonale lungo l’argine, che collegherà Bassano con la ciclovia del Brenta, valorizzando ulteriormente il territorio sia dal punto di vista ambientale che turistico.

Dal punto di vista tecnico, i lavori prevedono la demolizione e il rifacimento del muro lato fiume, la realizzazione di una piastra in cemento armato fino ai contrafforti di protezione e la sistemazione delle fessurazioni nei tratti più deteriorati. Un’operazione necessaria per garantire efficienza e sicurezza a quasi un secolo dalla costruzione del canale.

Il Canale Medoaco è un’arteria vitale non solo per l’irrigazione, ma anche per il mantenimento dei deflussi vitali nella rete idrica che si estende fino al cittadellese e alla periferia di Padova. Per questo, l’interruzione dell’acqua è stata ridotta al minimo, evitando impatti negativi sulle coltivazioni e sulle attività locali.

L’asciutta ha anche permesso di realizzare il collegamento idraulico con la nuova centrale di pompaggio dell’impianto pluvirriguo, finanziato con fondi PNRR per oltre 10 milioni di euro. Questo sistema innovativo, che servirà circa 600 ettari tra Bassano e Rosà, consentirà di migliorare l’efficienza irrigua e ridurre i consumi d’acqua, favorendo l’uso di tecniche moderne di aspersione rispetto a quelle tradizionali a scorrimento.

Inoltre, è stato completato un nuovo ponte di collegamento tra la centrale pluvirrigua e il Parco delle Antiche Prese Irrigue di San Lazzaro, che ospita anche centrali idroelettriche storiche. Il Medoaco, infatti, non è solo una risorsa irrigua: da quasi un secolo, la sua acqua viene utilizzata anche per la produzione di energia rinnovabile, contribuendo economicamente al sistema consortile.

L’innovativa centrale di pompaggio è stata progettata per sfruttare l’energia prodotta dalle vicine centrali idroelettriche, garantendo un bilanciamento tra produzione e consumo in un’ottica di sostenibilità e risparmio. Un modello virtuoso che rappresenta un’eccellenza a livello nazionale nel settore della gestione delle risorse idriche ed energetiche.

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