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Sicurezza sul lavoro

Aggressioni e rischi per i Rider: una realtà che va oltre l’incidente

L’infortunio sul lavoro e le violenze quotidiane: le difficoltà dei ciclofattorini tra furti e denigrazioni

Riders a Padova

Riders a Padova

La recente aggressione subita da un rider a Padova è solo la punta dell'iceberg di un fenomeno che coinvolge migliaia di lavoratori su due ruote. Secondo Mirko Romanato, segretario generale del NIdiL Cgil Padova, questa situazione rappresenta una realtà sempre più diffusa e preoccupante per i ciclofattorini, i quali non solo affrontano costanti rischi di infortunio ma sono anche vittime di furti, rapine e violenze, spesso senza nemmeno la consapevolezza di poter denunciare o far valere i propri diritti.

"Da tempo il NIdiL Cgil Padova è al fianco dei rider per sostenerli non solo nel lavoro, ma anche nell'affrontare le difficoltà burocratiche legate al permesso di soggiorno, ai ricongiungimenti familiari e molto altro," spiega Romanato. "Non ci stupisce né ci rassicura l'aggressione recente, perché sappiamo che non è la prima e, purtroppo, non sarà nemmeno l'ultima. Purtroppo, i rider sono frequentemente derubati non solo delle consegne, ma anche di biciclette e denaro."

Il segretario del NIdiL sottolinea che, oltre alla violenza fisica, i rider subiscono anche danni economici, poiché spesso non denunciano gli incidenti per paura di ritorsioni o semplicemente perché non conoscono i propri diritti. "Molti non sono consapevoli di poter ottenere il riconoscimento di un infortunio sul lavoro attraverso l'INAIL. Quando si recano in ospedale, spesso minimizzano o nascondono le circostanze legate all’incidente, perdendo così il diritto a un risarcimento."

Il NIdiL, a livello nazionale, è attivamente impegnato a sensibilizzare i lavoratori su questi temi, con particolare attenzione alla necessità di informare i rider sui loro diritti in caso di infortunio. Un altro problema emergente, sottolineato da Romanato, è la frequenza dei furti di biciclette, tanto che i rider hanno creato gruppi WhatsApp per segnalare e localizzare i veicoli rubati. "Quando un rider segnala un furto nella chat, tutti si attivano per cercare di recuperare la bicicletta rubata," racconta Romanato.

Ma le difficoltà non finiscono qui. I rider si trovano anche ad affrontare incomprensioni da parte dei clienti, che non sempre comprendono i rischi a cui li espongono. "Quando un cliente chiede al rider di portare il cibo al piano, non considera che in questo modo costringe il ciclofattorino a lasciare la bicicletta incustodita, esponendola al rischio di furto" aggiunge Romanato.

Per affrontare questi problemi, il NIdiL Cgil sta organizzando una serie di assemblee a livello nazionale. A Padova, l’incontro si terrà il 23 aprile, presso la sede Cgil in via Longhin, e avrà come tema centrale la proposta di eliminare i pagamenti in contante a favore del pagamento elettronico. Una misura che, secondo il sindacato, potrebbe ridurre significativamente il rischio di aggressioni e furti, fenomeni che affliggono costantemente i lavoratori del settore.

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