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06.04.2025 - 05:32
In occasione del Carbonara Day, che si celebra oggi 6 aprile, Coop Alleanza 3.0 ha intervistato Alberto Grandi, professore associato di Storia del cibo all'Università di Parma, per fare chiarezza sulle origini e sull’evoluzione di uno dei piatti più iconici della cucina italiana. La carbonara, infatti, è spesso al centro di dibattiti e reinterpretazioni, ma secondo Grandi, la sua storia è legata a un incontro casuale tra cultura americana e tradizione italiana.
Le origini della carbonara sono ancora oggetto di discussione, ma secondo il professor Grandi, la ricetta ha radici americane, strettamente connesse alla presenza delle truppe statunitensi in Italia durante la Seconda Guerra Mondiale. Fu in quel periodo che gli americani introdussero ingredienti come pancetta e uova in polvere, che, con il tempo, furono adattati dalla tradizione culinaria italiana. La carbonara, infatti, non nasce come piatto romano, ma è una "ricetta d'adozione" che ha trovato la sua affermazione nella capitale. Nonostante ciò, la sua vera "romanesità" è, a detta dell’esperto, più una costruzione culturale che una verità storica.
Fino agli anni '50, la carbonara non era presente nei ricettari italiani, ma in seguito alla fame post-bellica, il piatto ha preso piede per la sua sostanziosità. Oggi, la carbonara è diventata simbolo di tradizione, tanto che le varianti come quella con la panna sono viste come sacrileghe. Il professor Grandi sottolinea come la cucina italiana, e in particolare la carbonara, sia oggi un campo di battaglia per i puristi, ma è anche un esempio di come la cucina tradizionale possa evolversi attraverso contaminazioni e reinterpretazioni.
Grandi non esita a definire la cucina italiana come un "ecosistema aperto", dove l’incontro con altre culture è parte integrante del suo sviluppo. La cucina italiana non è statica, ma in continua evoluzione, alimentata da contaminazioni esterne che, lungi dall’essere una minaccia, sono la sua forza. A suo parere, per mantenere la tradizione, bisogna accettare l’evoluzione, e non cristallizzare le ricette in una forma rigida e immutabile.
Coop Alleanza 3.0 ha anche fornito dati sui consumi dei suoi soci nel 2024, evidenziando un forte interesse per gli ingredienti tipici della carbonara. Tra questi, il pecorino grattugiato si è confermato un prodotto molto acquistato, con oltre 192 mila confezioni vendute nei negozi Coop. Per quanto riguarda i salumi, il guanciale ha raggiunto un totale di oltre 34 tonnellate vendute, seguito dalla pancetta, che ha toccato le 77 tonnellate. Interessante notare come i consumatori preferiscano la pancetta affumicata e, soprattutto, il guanciale servito al banco gastronomia.
Anche il servizio di spesa online EasyCoop ha rilevato un grande interesse per questi ingredienti. Nel 2024, sono state acquistate oltre 22 mila confezioni di pancetta, con una netta preferenza per quella affumicata. Il guanciale, seppur meno acquistato rispetto alla pancetta, ha comunque mostrato un buon riscontro, con il marchio Coop che ha conquistato la maggior parte delle preferenze.
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